Scontri tra tifosi: divieto di vendita tagliandi all'Unieuro Arena
La Lega nazionale pallacanestro interviene sul divieto di vendita dei tagliandi dopo gli scontri tra tifosi forlivesi e riminesi.

La Lega nazionale pallacanestro interviene sul divieto di vendita dei tagliandi dopo gli scontri tra tifosi forlivesi e riminesi.
Le reazioni agli scontri tra tifosi forlivesi e riminesi di martedì scorso proseguono. "Come presidente della Lega nazionale pallacanestro – afferma Francesco Maiorana (foto) – intendo intervenire sul provvedimento richiesto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, disposto dal prefetto di Forlì-Cesena e messo in esecuzione dal questore, sancito il divieto di vendita dei tagliandi all’Unieuro Arena e l’annullamento di quelli già commercializzati. Il provvedimento è stato originato da episodi violenti in una zona distante dal palasport di Rimini e che non hanno niente a che vedere col nostro movimento cestistico. Infatti nel palasport si è svolta una partita spettacolare, a cui il pubblico ha potuto assistere con entusiasmo, senza che ci siano stati episodi violenti. Voglio evidenziare – prosegue Maiorana – come a pagare le conseguenze siano i veri appassionati di Forlì e Rimini che sono per la maggior parte famiglie e giovani, con le squadre che non potranno essere sostenute dai propri tifosi. Ho intenzione quindi di chiedere quanto prima un incontro col presidente dell’Osservatorio per cercare di trovare un metodo che possa preservare in futuro il regolare svolgimento delle partite".
Il gruppo consiliare del Pd rimarca, invece, come "4mila tifosi siano costretti a stare fuori dal PalaGalassi per colpa di pochi delinquenti. Una ferita profonda, un momento di grande socialità cancellato e un grave danno la società a cui viene a mancare l’incasso di una partita da tutto esaurito: una vergogna assoluta per la città. Chiediamo che Comune e Pallacanestro 2.015 si costituiscano parte civile: chi ha commesso questi gesti deve pagare non solo per le conseguenze penali, ma anche per il grave danno di immagine subìto dalla nostra città, oltre che per quello economico".
In serata è giunta la presa di posizione anche dei gruppi del tifo organizzato, di tenore ovviamente opposto: "In questi giorni di circo mediatico ci siamo limitati ad osservare in silenzio e a seguire l’evolversi degli eventi, ma ora è giunto il momento di dire la nostra", si legge nella nota, dove si esprime il "più totale dissenso verso il comunicato della società Pallacanestro Forlì 2.015, in cui la società si erge a sceriffo, chiedendo arresti e daspo a vita. Ingrata e dalla memoria corta pare questa società. Ci si è dimenticati di quando giocammo due gare in campo neutro a Ferrara per lo schiaffo di un amico del presidente all’arbitro? Lì nessun daspo a vita? Nessun comunicato? Nessun danno economico? Dov’erano in quel caso gli inquisitori da social, quelli che gridano alla fustigazione di piazza senza sapere nulla? Ipocriti! Non possiamo tollerare tutto questo e perciò sospenderemo ogni attività casalinga lasciandovi nel silenzio assordante di una curva vuota".
Gianni Bonali
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