Sella Cento, questa fa male: le rivali vincono. Attacco spuntato, le triple di Amato puniscono
Basket serie A2: gara ricca di errori, l’Urania Milano nel finale è più lucida. Male Davis e Delfino, pessimi risultati dagli altri campi

Percentuali di tiro disastrose per l’americano Stacy Davis
Sella Cento 65Urania Milano 71
SELLA : Benvenuti 9, Devoe 17, Delfino 5, Nobile 11, Davis 10, Tanfoglio 5, Graziani 2, Moretti 2, Berdini 4, Sperduto e Ramponi ne., Alessandrini. All. Di Paolantonio.WEGREENIT URANIA MILANO: Udanoh 13, Gentile 11, Amato 26, Potts 2, Maspero 8, Cavallero 2, Leggio 9, Cesana, Ndzie, Anchisi ne.Arbitri: Maschio, Maschietto e Tirozzi.Note: parziali 16-16; 28-29; 46-45.
Carnevale rovinato. Finale amaro alla Baltur Arena, con Milano che condanna la Sella alla terza sconfitta interna consecutiva. Una domenica no, soprattutto se si considerano le vittorie di Orzinuovi, Livorno e Vigevano, che complicano ulteriormente i piani nella lotta salvezza. Davis inaugura il posticipo (2-0), Leggio e Gentile rispondono imbastendo il primo allungo meneghino (2-7 al 3’). E’ ancora Gentile a rispondere nuovamente Davis, poi Cento comincia a prendere fiducia: Benvenuti prima e Nobile poi, quest’ultimo dall’arco, operano il primo dei tanti sorpassi (10-9 all’8’). Sullo sfondo percentuali basse, ma tanto equilibrio, che regna sovrano fino al primo gong, quando Maspero e Amato risucchiano il primo mini-break della Sella (16-16 al 10’). Al rientro, un parziale-flash griffato Gentile-Amato proietta l’Urania sul +6 (16-21), la Benedetto comincia a barcollare, ma senza scomporsi più di tanto, e riesce a resistere all’urto portato dal siluro di Leggio, che vale il massimo vantaggio ospite (20-27 al 14’). L’andamento del terzo quarto è simile al precedente: Cento prova a restare in scia, pur non venendo assistita dalle percentuali, a dir poco insufficienti, ma Milano quando può, e ha l’occasione, scappa. A propiziare lo strappo milanese, questa volta, sono Amato e Leggio, che puniscono dall’arco, coadiuvati da Udanoh (38-45 al 27’). Ma prima della sirena, si accende Devoe: doppia bordata e sorpasso biancorosso (46-45 al 30’). Ultimo quarto in apnea, squarciato da un’altra bomba di un indiavolato Devoe, per l’illusorio allungo centese (49-45). Da lì in poi, infatti, sarà di nuovo battaglia, con Amato a dettar legge dall’arco, nonostante il prezioso jolly giocato dal giovane Tanfoglio (54-51 al 35’). Il timeout successivo di Cardani torna a scuotere l’Urania, più lucida, e guidata da un Amato chirurgico, che prima cancella l’ennesima tripla di Devoe e poi fa mettere la freccia ai suoi (57-58 al 38’). In volata, la prima spallata la da Maspero, che graffia dalla lunga distanza (59-63 al 39’), la seconda, decisiva, la piazza ancora Amato (26 punti e 7 bombe), che fa calare il sipario.
Giovanni Poggi
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