Serie a1 donne. E-Work, il rientro di Tagliamento è diventato una necessità
L'assenza di Tagliamento ha avuto un impatto devastante sull'E-Work, sia a livello mentale che tecnico. L'obiettivo è vincere le partite alla portata prima di Natale per evitare i playout e raggiungere la salvezza diretta.
Una cosa è certa dopo il primo mese e mezzo di campionato dell’E-Work: Tagliamento deve sempre essere al meglio e non avere più neanche un raffreddore fino al termine della stagione. La sua assenza contro Schio è stata devastante per la squadra soprattutto a livello mentale, perché per la prima volta le faentine sono crollate psicologicamente dopo soli venti minuti. D’accordo, davanti c’erano le campionesse d’Italia di Schio e la sconfitta sarebbe stata inevitabile, ma il problema è stato l’atteggiamento, perché ad un certo punto della partita nessuna sapeva più cosa fare in attacco e addirittura in difesa. Mancava quindi l’unica leader d’esperienza in grado di catalizzare il gioco sia nel bene che nel male. Oltre a poter segnare in ogni momento del match e a spezzare l’inerzia con le sue triple, Tagliamento costringe le avversarie ad una marcatura continua su di lei, lasciando così più spazio alle giocate delle compagne. Il crollo mentale si era già visto nell’ultimo quarto con Battipaglia, altra gara senza la leader, ma in quel caso la fortuna (leggasi ferro di Seka colpito all’ultimo secondo), aveva fatto passare la rimonta campana in secondo piano o come un incidente di percorso. Tagliamento ritornerà in campo, salvo imprevisti, domenica 26 a Campobasso, altra gara molto difficile, ma al completo e con il giusto atteggiamento l’E-Work può andare in Molise a giocarsela e a non rimedire un’altra scoppola.
Oltre a questo aspetto, il ko con Schio non ha sorpreso nessuno, perché si tratta della classica gara ‘già persa in partenza’. Fino ad ora l’E-Work ha vinto le partite alla sua portata con Milano e Battipaglia, perdendo però con Brescia, unico vero neo della stagione. All’orizzonte ora ci sono cinque incontri entro Natale che decideranno il futuro delle faentine, perché senza vittorie il destino sarebbe segnato, ovvero il girone di ritorno diventerebbe una lunga attesa verso i playout senza più possibilità concrete di raggiungere il nono posto, che varrebbe la salvezza diretta. Il calendario vede le manfrede andare a Campobasso, ospitare Sesto San Giovanni, giocare a Roma, in casa con Sassari e a Ragusa: sulla carta è difficile pensare di poter far punti, ma mai dire mai…
l.d.f.
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