Sfida decisiva per la salvezza: Benedetto contro Nardò di Mecacci

La squadra di Cento si prepara per la sfida cruciale contro Nardò, con Alessandrini pronto a dare il massimo.

di GIOVANNI POGGI
11 aprile 2025
Il lungo biancorosso Nicolas Alessandrini (Foto Bp)

Il lungo biancorosso Nicolas Alessandrini (Foto Bp)

Da Udine a Nardò, da un capo all’altro o quasi della classifica, con sempre in testa l’obbiettivo salvezza. Servirà la migliore Benedetto domenica per sfidare i pugliesi del grande ex Matteo Mecacci che, in quanto tale, ci terrà particolarmente a non sfigurare contro quella che negli scorsi anni è stata la sua squadra, e non solo. Vincerà chi ne avrà di più, chi avrà più nervi e fame di vincere: a questo punto della stagione è così, prendere o lasciare. La Sella opterà per la prima, chiedendo ancora qualcosa in più ad ognuno di coloro che scenderanno in campo tra tre giorni a Lecce, Nicolas Alessandrini compreso, ora che finalmente ha smaltito guai fisici ed infortuni, tirato a lucido per il rush finale.

"Stiamo bene, concentrati e carichi per domenica – lancia un chiaro messaggio a Nardò il lungo pesarese –. Diciamo che personalmente non è stata una stagione fortunatissima, ho avuto problemi di varia natura, prima al polso, anche se lì ho stretto i denti giocando sul male, e poi al ginocchio, che invece mi ha costretto a star fuori quasi un mese: in carriera non mi era mai capitato. Però ora mi sento bene, ho un’altra testa e ancora più voglia, da questi infortuni ho imparato tanto". Ed evidentemente anche Di Paolantonio ne è consapevole, visto lo spazio che ultimamente il coach ha garantito ad Alessandrini, non tanto a livello di minutaggio, quello è pressoché rimasto invariato, quanto ai momenti in cui il lungo marchigiano viene impiegato all’interno delle gare.

"Rispetto all’inizio mi sento più importante per la squadra e anche molto più responsabilizzato. Il minutaggio è più o meno sempre stato lo stesso da inizio stagione, oggi però è spalmato in maniera diversa. Spesso, infatti, nei momenti chiave, sono in campo. Mi sento sempre più utile alla causa – aggiunge –, e per esserlo ho anche cambiato modo di giocare, cercando di essere più solido, attento e completo dietro, lì dove dovevo migliorare di più: qui a Cento sto maturando parecchio e, come giocatore, ho anche ampliato il mio repertorio".

Dal singolo ai dodici che nel weekend attraverseranno l’Italia, per la trasferta, ad oggi, più importante di tutte. "Il rammarico per com’è andata con Udine resta, ma ora conta solo la prossima. Pressione? E’ normale che ci sia in questi casi, com’è normale guardarsi alle spalle in classifica, però il destino resta tra le nostre mani e andremo in campo per vincerle tutte e salvarci, ai playout non ci voglio nemmeno pensare. Il mio momento più bello? L’esordio in casa con Livorno e la trasferta nella mia Pesaro, anche se l’emozione quel giorno mi ha travolto".

Giovanni Poggi

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