Sospiro di sollievo per la Rinascita. Tassinari e Grande stringono i denti

I due playmaker tenteranno il recupero in extremis per la delicata partita con Trieste, ma non saranno al maglio

15 novembre 2023
Sospiro di sollievo per la Rinascita. Tassinari e Grande stringono i denti
Sospiro di sollievo per la Rinascita. Tassinari e Grande stringono i denti

Riviera Banca ci conta, Alessandro Grande e Andrea Tassinari con Trieste dovrebbero esserci. Non al massimo della condizione, ma calcheranno il parquet del Flaminio per l’ennesima sfida da non sbagliare, soprattutto in vista di un finale di girone d’andata complicatissimo. La trasferta successiva vede infatti Rbr in viaggio verso Udine, non proprio il campo più semplice da espugnare.

La partita di domenica, dunque, è un nuovo spartiacque, una pietra miliare dalla quale ricominciare a sorridere. Per farlo, Sandro Dell’Agnello ha bisogno di una cabina di regia al 100% e non mutilata da infortuni e falli come nel finale del match di Lecce, nel quale non ha potuto giocare nemmeno Tomassini, fuori per cinque penalità. Il rientro dei due è complicato e procede con un’analisi delle loro condizioni a livello giornaliero. I due non sono ancora rientrati ad allenarsi al 100% coi compagni, ma presumibilmente lo faranno entro la fine della settimana. Si tratta di due infortuni muscolari di lieve entità ma da trattare con la massima cura, pena ricadute indesiderate. Tassinari si è infortunato nell’ultimo allenamento riminese della scorsa settimana prima della partenza per Lecce, per lui un risentimento (senza lesioni) del muscolo ileo psoas. Grande invece è andato ko per una contrattura nel momento clou del quarto periodo della partita con Nardò, quando assieme ai compagni sembrava aver trovato la chiave di volta per scardinare la resistenza degli avversari. Per entrambi valutazioni minuziose giorno dopo giorno, ma c’è ottimismo per un loro rientro.

Anche perché dall’altra parte, in casa giuliana, c’è un certo Ariel Filloy che il ruolo di playmaker a Rimini l’ha ricoperto, anche su in un’era geologica diversa, l’ultima volta nel 2008. Riviera Banca deve assolutamente fare match pari in regia e anche per quanto riguarda i lunghi, che nell’ultima gara sono andati pesantemente sotto di fronte a una frontline pesante e di stazza, ma di certo non ipertalentuosa come altre. Johnson non è chiaramente al massimo delle sue possibilità, gioca con grande abnegazione sui problemi al ginocchio. Per Simioni invece c’è da capire se la nuova strutturazione tecnica di Dell’Agnello cambierà il suo gioco o lo farà rimanere perimetrale come prima. Di sicuro, e la novità è piuttosto sorprendente, con Nardò non si è preso neanche una tripla. È sul vecchio asse play-lunghi che si deciderà buona parte della gara con Trieste. Rimini vuole esserci. Al massimo delle forze.

Loriano Zannoni

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