Spal, avanti con la coppia Casella-Baldini: "Capiti gli errori, da qui dovremo ripartire"

Il ds Casella spiega: "La maglia della Spal deve essere un trampolino, non un peso. Il futuro di Antenucci? Con la proprietà ne parleremo"

di STEFANO MANFREDINI
27 maggio 2025
Il ds spallino Alex Casella

Il ds spallino Alex Casella

Avanti con Alex Casella e Francesco Baldini. Dopo la conferma del direttore generale Luca Carra, tutti gli indizi portano a quelle del direttore dell’area tecnica e dell’allenatore. La call conference prevista con la proprietà per sciogliere le riserve sulle loro posizioni potrebbe saltare. Anche perché i contatti tra le parti sono quotidiani e da parte del presidente Tacopina è emerso un desiderio di continuità che non ha precedenti sotto la sua gestione del club. A prescindere dai risultati non certo brillanti ottenuti dalla Spal nell’ultima stagione. Peraltro, sia Casella che Baldini hanno un altro anno di contratto, quindi non servirà nemmeno un comunicato ufficiale per passare alla cose formali. Uno scenario che il direttore tecnico Casella conferma ai microfoni di Tmw Radio: "È stata una stagione difficile e negativa sotto il profilo dei risultati – ammette –. Doveva essere un’annata di rilancio, invece ci siamo trovati a lottare fino alla fine. Avevamo 49 giocatori a contratto a inizio anno: partire con l’obiettivo di sfoltire ha creato un clima negativo, e questo ha lasciato degli strascichi. Siamo in una piazza importante, con un pubblico numeroso e appassionato. Alcuni giocatori hanno pagato questo peso in negativo. Abbiamo commesso errori, ma la salvezza ottenuta contro il Milan Futuro è un segnale importante. Ci ha fatto capire cosa va cambiato, cosa non ha funzionato e da dove ripartire. La volontà è quella di continuare con mister Baldini. Vincere il ritorno dei playout davanti a 11mila tifosi è stato un momento chiave, una montagna scalata. Non possiamo buttare via tutto: dobbiamo capire cosa funziona, valorizzarlo e costruire su quello. La maglia della Spal deve essere un trampolino, non un peso. Il futuro di Antenucci? Con la proprietà non abbiamo ancora affrontato l’argomento. Prima c’era una sola priorità: salvarsi.

Ora stiamo analizzando ciò che non ha funzionato e cosa migliorare, però sarà un tema che valuteremo con il presidente Tacopina e il socio Follano. Con Joe ho costruito un’ottima sinergia sin dall’inizio. È una persona ambiziosa, intelligente e molto presente. In passato ha fatto bene ovunque: Roma, Bologna, Venezia. A Ferrara per ora non sta riuscendo a replicare quei successi, ma resta coinvolto e aperto al confronto quotidiano. Non è affatto una persona che brucia i collaboratori, al contrario cerca sempre il dialogo e il contributo di chi lavora con lui. Nonostante un primo anno difficile, questo rapporto personale e professionale è tra gli aspetti più positivi della mia esperienza alla Spal".

Stefano Manfredini

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