Stephane Gombauld. "Sono già in sintonia con Faye e Vitali»
Stephane Gombauld, nuovo giocatore della Pallacanestro Reggiana, si prepara a sostituire Tarik Black e supportare Momo Faye. Reduce da una buona stagione con Sassari, si integra bene nella squadra e punta a migliorare costanza e rendimento individuale. Ispirato da Mickael Gelabale, Gombauld si rilassa con la moglie nel tempo libero. Secondo Barozzi, il centro francese sarà prezioso per la squadra.
Stephane Gombauld, nato nell’isola di Guadalupa nel marzo del 1997 avrà il compito, non facile, di non far rimpiangere sottocanestro Tarik Black, e di dare attivo supporto a Momo Faye.
E’ reduce da un campionato di ottimo livello con il Banco di Sardegna Sassari. Come è stato il suo approccio con Reggio e la squadra?
"Decisamente positivo. Qui c’è davvero tutto per fare bene, dalle infrastrutture alla città, davvero molto accogliente. In questi giorni stiamo lavorando molto duro per creare le fondamenta di quella chimica e di quell’amalgama che ci farà diventare una vera squadra". Con il biancorosso, in qualche modo, lei aveva già avuto a che fare, affrontandola l’anno passato con la maglia della Dinamo Sassari…
"Le partite con l’Unahotels l’anno scorso sono sempre state ostiche, erano sfide che, detto da avversario, ci mettevano, nel prepararle, sempre tanta apprensione, perché sapevamo che andavamo ad incontrare un team di alta qualità. A maggior ragione sono quindi molto contento, ora, di essere qui. E sto dandomi da fare per integrarmi il prima possibile in un gruppo che, in buona parte, è proprio quello della passata stagione".
Conosceva già qualcuno dei nuovi compagni?
"Diciamo che li ho sfidati nel campionato scorso, in particolare il mio pariruolo, Momo Faye, e Michele Vitali. Questo ha reso anche più immediato approfondire i rapporti da compagni di squadra".
A livello individuale dove può migliorare?
"Il mio desiderio è riuscire a giocare ancora più duro e avere una maggiore costanza di rendimento. Anche perché facendo questo sarà più facile entrare nella chimica tecnica e tattica di squadra, che è la cosa che mi interessa di più. Perché quando arrivi in una squadra nuova ti senti funzionale quando riesci a essere incisivo perché sai quello che la squadra ti richiede".
Quando ha capito che il basket sarebbe stato la sua vita, in quale giocatore ha trovato ispirazione?
"Vengo dalla Guadalupa, e per un ragazzo come me l’idolo cestistico, il giocatore da prendere ad esempio è stato certamente il mio connazionale Mickael Gelabale (ala caraibica, nazionale francese con un passato pure al Real Madrid, ndr) che è riuscito a giocare ad alto livello e a partecipare alle Olimpiadi".
Nel tempo libero Stephane Gombauld…
"Ama soprattutto rilassarsi, stare con sua moglie, passeggiare insieme. Non faccio cose pazze, ve lo assicuro (ride,ndr)".
Ad avviso di Filippo Barozzi il centro di nazionalità francese sarà utilissimo alla nuova Unahotels perché: "E’ un lungo atletico con buona capacità di produrre punti e in diversi modi, perché ha una buona mano ma anche gioco interno, rolla abilmente ma se la cava pure in post basso ed è un difensore dai piedi molto veloci".
Gabriele Gallo
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