Tanti infortuni, poche energie. Così la Rinascita si è smarrita
Dopo un avvio da 14 vinte e una persa, Rimini ha fatto bottino pieno solo quattro volte nelle successive dieci gare

Gerald Robinson ha rimediato un problema all’inguine contro Milano: dopo aver segnato 28 punti, non ha giocato gli ultimi due minuti di partita
RivieraBanca vive una stagione da montagne russe, sempre ai mille all’ora ma, da domenica sera, non più in cima alla classifica. La vittoria di Udine nel posticipo con Avellino lancia i friulani in testa da soli per la prima volta e li certifica come la pretendente numero uno alla promozione diretta. Nel borsino della A2 salgono forte le quotazioni di Fortitudo, Pesaro e Brindisi, ma queste ultime due sono piuttosto staccate dalla vetta per le ipotesi di primato. Non la Effe di Caja, che è a -6 dall’Apu (38 punti a 32) e un pensiero lo fa, pur se dovrebbe vincere quasi sempre e assistere al tracollo di tutte quelle che stanno davanti. E Rimini? In affanno, lo dicono i numeri. Non solo a causa dei tanti infortuni che stanno martoriando il roster a disposizione di Sandro Dell’Agnello.
RivieraBanca ha cominciato il campionato vincendo sempre, con l’eccezione della partita interna con Cividale. Quella gara, decisa peraltro da un tiro allo scadere, quello di Redivo, è stata accompagnata, prima e dopo, da 14 vittorie. Un andamento che è andato ben oltre le previsioni. Oltre le visioni più immaginifiche di inizio stagione. Un basket fantastico, quello dei biancorossi, per tutta la prima parte primi nei punti segnati e nella percentuale al tiro da tre punti. Poi il calo, quasi naturale dopo un tour de force nel quale sono state spese tante energie fisiche e mentali.
Dopo quel 14-1, Rimini ne ha vinte 4 e perse 6. All’inizio ha certamente avuto un peso importante il valore degli avversari, così come lo stop di Justin Johnson. Sono arrivati, dunque, i ko con Cantù, Verona e Rieti. Poi il livello degli altri è decisamente sceso e sono arrivate tre vittorie (Cremona, Cento e Livorno). Infine, il derby di Forlì, il successo con Piacenza e il tour de force tra Brindisi e Milano. La capolista Udine, nello stesso periodo temporale di dieci partite, ne ha vinte otto, recuperando il distacco da Rbr e superandola. In prospettiva di lungo periodo, avrà un peso cruciale anche il calendario e quello della Rinascita non è affatto semplice. Mancano 13 partite, 7 in casa e 6 in trasferta. Considerando anche l’ultimo viaggio a Milano, Rbr affronterà fuori tutte le prime della classifica: in sequenza Cividale, Rieti, Cantù, Avellino, Udine e Fortitudo. Da far tremare i polsi. Serva una RivieraBanca in piena salute, o quantomeno, con una situazione infortunati che volga al bello in breve termine. Oggi esami su tutti, compreso Camara che potrebbe già ricevere l’ok a rientrare in campo dopo la visita neurologica. Una giornata fondamentale nell’economia dell’intero campionato.
Loriano Zannoni
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