Tarros Spezia si aggiudica il derby. Sestri Ponente costretto alla resa
All’ombra della Lanterna s’interrompe la striscia negativa dei bianconeri di Scocchera che durava da due turni
SESTRI PONENTE
59
TARROS SPEZIA
76
SESTRI PONENTE: Lo 15, Pasqualetto 6, Cavallaro 3, Daunys 10, De Paoli, Anaekwe 9, Pintus 8, Zini 6, Gallo ne, Barnini 2, Cartasegna ne. All. Guida. TL: 1217.
TARROS SPEZIA: Carpani 11, Preci ne, Vespa ne, F. Paoli 28, M. Paoli 15, Gaspani, Cozma ne, Steffanini 4, Fazio 2, Pietrini, Sakalas 11, Tintori 5. All. Scocchera. TL: 1821.
Arbitri: Tommaso Rinaldi e Gianmatteo Sposito di Livorno.
Parziali: 17-22, 29-42. 44-54.
GENOVA – All’ombra della Lanterna s’interrompe la striscia negativa della Tarros che durava da due turni, sbancando il Lago Figoi di Genova. Due punti d’oro che rilanciano soprattutto il morale dei ragazzi di coach Scocchera e parimenti il treno play-off che però dovrà necessariamente essere alimentato, sebbene il calendario, non aiuti: domenica Quarrata in casa per l’ultima di andata, quindi in rapida successione Cecina in casa e le due trasferte consecutive di Siena e San Miniato prima della pausa natalizia. Il tutto sempre senza Rajacic. Il match che non offre spunti tecnici di rilievo, viene comunque indirizzato sul finire del primo tempino dopo che i genovesi avevano recuperato il -8 (9-17) per pareggiare al 7°. La tripla di Filippo Paoli e due punti di Carpani ridavano l’abbrivio alimentato poi in avvio di 2ª frazione da 5 punti consecutivi di Sakalas e da Matteo Paoli per il 17-29 del 13°. Gara in pieno controllo da parte dei bianconeri almeno fino al 33-48 del 22°. Il match perde quel poco di rilievo tecnico che possedeva con la Tarros che torna a segnare dopo quasi 6’ con Filippo Paoli dalla lunetta: 39-50 al 28°.
Ma si vede che lo Spezia arranca anche per merito di una difesa, quella genovese, che impedisce una circolazione di palla fluida. Sestri ne approfitta e si riporta in partita con Zini ed una tripla di Pintus da 8 metri per il 50-54 del 33°. Ci pensa Filippo Paoli a togliere paure e le castagne dal fuoco piazzando due triple pressoché consecutive (52-60, 34°) a cui danno manforte Steffanini e Tintori per il 54-65 del 36° e a cui anche Carpani aggiunge altri 4 punti che riconsegnano di fatto il match in pieno controllo: 54-69 al 38°.
"Una gara che non resterà nell’album dei ricordi – commenta Danilo Caluri, presidente della Tarros – ma dalla quale prendiamo soltanto il risultato. D’altronde in questo momento non possiamo pretendere molto di più: avevamo una squadra molto equilibrata ed evidentemente l’assenza di Rajacic ci condiziona non poco. Restano i due punti, molto importanti, che ci consentono di avvicinarci alla gara contro Quarrata più rasserenati".
Gianni Salis
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