Tre sconfitte di fila per la Fortitudo. Sarà un ostacolo in più per la Sella

Basket A2: la rabbia della squadra di Caja è uno dei temi del turno infrasettimanale di domani sera

di GIOVANNI POGGI
25 febbraio 2025
Pietro Aradori, fin qui più ombre che luci, nella serataccia della Effe a Torino

Pietro Aradori, fin qui più ombre che luci, nella serataccia della Effe a Torino

E derby sia: domani sera a Cento arriva la Fortitudo (ore 20.30). Un anno e un mese dopo l’ultimo incrocio alla Baltur Arena, la squadra di Caja torna a far visita ai biancorossi, per una sfida diventata ormai una grande classica degli ultimi anni in Serie A2, tra stagione regolare e playoff. Dai nastri di partenza dell’annata 22/23, tagliati assieme nel match trionfato dalla Benedetto di Mecacci per 70-64 con i 22 di punti di Nique Archie, fino alla scoppola del 16 ottobre scorso al Paladozza, con Mian e compagni a travolgere come una valanga il gruppo di Di Paolantonio, sfilacciato e disperso fin dalle primissime battute. Nel mezzo, come ogni derby che si rispetti, anche sfide parecchio accese, come quelle nella serie playoff della primavera 2023. Cento fece sua agevolmente gara-1, prima di imbattersi nel duo Candussi-Cucci, protagonisti nel secondo round vinto dall’Aquila 88-74, che riuscì a ripetersi pochi giorni dopo al Paladozza, per poi sudare le famose sette camice nel quarto atto, trionfando al fotofinish grazie ad una ‘magata’ di Nazzareno Italiano, a cui seguì l’errore sul tiro della potenziale vittoria di Giovanni Tomassini, che si spense sul ferro, infrangendo i sogni centesi dopo una cavalcata memorabile e incancellabile.

Sempre in quella stagione, da segnalare sotto Natale, il 22 dicembre ’22, anche il Tomassini-day al Paladozza, con i 34 punti dell’esterno pesarese che condannarono l’Aquila a suon di triple, regalando una notte magica al popolo biancorosso. Una vittoria a testa nell’annata scorsa, il già citato exploit della Benedetto (61-57), con annessa ‘Delfino-dance’ a fine gara in faccia agli ex tifosi della Fortitudo, e l’84-72 a tinte biancoblù nel match d’andata disputato a novembre (20 di Ogden e 19 di Freeman). Prima ancora, furono i tempi di Di Trani e Mabilia, corsari in Piazza Azzarita, ma anche di Rosselli e Mancinelli, vittoriosi al PalaSavena nel 2019, all’epoca casa della Benedetto. Domani un nuovo capitolo, con la Effe che arriva all’appuntamento inaspettatamente in piena crisi (3 ko in fila), dopo la sontuosa e rapida risalita in classifica trascinata a forza da Attilio Caja, subentrato a Cagnardi. La brutta prova di Torino di mercoledì scorso ha poi portato ad ulteriori cambiamenti nello spogliatoio: dentro Menalo e fuori l’americano Thomas, innesto scelto per sostituire l’infortunato Gabriel, che ne avrà ancora per un po’ (tra gli assenti anche il play Sabatini).

Il migliore, come rendimento medio, resta sempre il lungo Deshawn Freeman (15 punti e 8 rimbalzi), a seguirlo un Mian in crescita (12 punti, col 42% dall’arco), affiancato in regia da capitan Fantinelli (8.4 assist). Per risorgere, Caja dovrà affidarsi anche ad Aradori, più ombre che luci però per l’ex azzurro nell’ultimo mese: appena 9 punti segnati nelle ultime 3, con 4/18 dal campo.

Giovanni Poggi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su