Unahotels: non pervenuta. Trento si diverte, partita nel cestino dopo soli 12 minuti (35-14)

Basket, finisce 84-63. I biancorossi emotivamente fragili. Preoccupano le condizioni di Faye, uscito dal campo zoppicando vistosamente

di FRANCESCO PIOPPI
3 maggio 2025
Kenneth Faried, uno dei pochi ad aver lottato (foto Ciamillo)

Kenneth Faried, uno dei pochi ad aver lottato (foto Ciamillo)

Reggio Emilia, 3 maggio 2025 – Cronaca di una partita che non c’è mai stata. Per vedere una competizione che sia degna di tal nome bisogna essere almeno in due, ma questa sera la Pallacanestro Reggiana non si è presentata.

Onore a Trento che si è confermata un incubo per i biancorossi nonché un’autorevole candidata allo scudetto, ma Priftis in settimana dovrà darà una bella scossa alla truppa affinché certi errori non vengano più commessi.

Non è tollerabile, infatti, che dopo appena 12 minuti e 8 secondi ci si ritrovi già ad essere costretti a pensare alla partita successiva.

Inevitabile se vai sotto di 21 (35-14) e hai già perso 7 palloni, senza segnare mai da tre punti (0/10 all’intervallo e tragico 3/28 finale).

Dopo uno sberlone del genere non sarebbero rientrati nemmeno i Chicago Bulls di Jordan e Pippen o i Lakers di Kobe e Shaq.

E non è solo una questione di punteggio, ma di inerzia, di controllo emotivo della situazione.

Se lasci prendere un vantaggio del genere a una squadra lunga e talentuosa come quella di Galbiati, rimetterla in piedi è poi impossibile.

E dire che Priftis aveva chiesto di essere “smart” (svegli, scafati) nel prepartita e aveva anche rimesso Vitali in quintetto per partire al meglio.

Raccomandazioni e strategie che non sono servite a nulla.

Ma che non fosse una gran serata lo si era capito dopo appena 90 secondi, quando Winston ha commesso l’ennesimo fallo precoce e inutile della sua stagione ed è stato immediatamente spedito in panchina dal coach, giustamente imbufalito.

Nel secondo tempo Reggio ha avuto un paio di volte il tiro del -10 a metà del terzo quarto, ma non c’è mai stata una reale chance di rimonta. Ci ha provato un po’ Barford (nonostante le fischiate assurde di Capotorto) e ci hanno provato anche Faye e Faried che almeno hanno sgomitato e fatto sentire la presenza sotto i tabelloni, ma per il resto…Encefalogramma piatto.

La speranza è che sia solo un passaggio a vuoto al cospetto di un avversario molto forte che ha ingigantito i demeriti dei biancorossi. Altrimenti bisognerebbe pensare che la spia della riserva (fisica e mentale) sia irrecuperabilmente accesa e al momento non vogliamo pensarlo.

Per chiudere al peggio la serata, ecco la distorsione alla caviglia destra di Faye a 3 minuti dalla fine e sul -18. Condizioni da verificare perché il giocatore ha lasciato il campo zoppicando vistosamente.

Il tabellino

TRENTO 84

REGGIO EMILIA 63

DOLOMITI TRENTINO Ellis 15 (3/5, 1/3), Cale 5 (1/2, 1/4), Pecchia 2, Lamb 13 (1/4, 3/9), Mawugbe 4 (2/2); Ford 18 (4/5, 2/3), Niang 7 (3/6), Forray 5 (1/2, 1/4), Bayehe 2 (0/1), Zukauskas 13 (2/2, 3/6). All.: Galbiati.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Winston 10 (3/10, 0/7), Barford 7 (2/5, 1/7), Vitali 4 (2/2, 0/2), Cheatham 10 (3/8, 1/3), Faye 14 (6/7); Uglietti 7 (1/2, 1/4), Smith 4 (0/1, 0/5), Grant (0/1), Faried 7 (2/3), Chillo. N.e.: Fainke, Bonaretti. All.: Priftis.

Arbitri: Sahin, Quarta, Capotorto.

Parziali: 27-12, 48-31; 64-47

Note T.l.: Tre 17/20 Reg 16/23. Rimb.: Tre 34 (Ellis 8) Reg 45 (Faye 11). Ass.: Tre 13 (Ellis 5) Reg 12 (Winston e Barford 3). F. tecnico: Winston e Barford.

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