Unieuro sfida RivieraBanca: semifinale playoff di pallacanestro a Rimini
Unieuro affronta RivieraBanca nella semifinale playoff di pallacanestro a Rimini, rievocando sfide storiche.

Demonte Harper tra Simon Anumba e Gerald Robinson: nella partita d’andata la guardia americana dell’Unieuro segnò 38 punti, il suo massimo in carriera
Sarà una splendida serie, un manifesto di eccellenza della Romagna della pallacanestro: questa sera alle 18, l’Unieuro sarà di scena sul parquet del Flaminio di Rimini (diretta tv su RaiSport, canale 58 del digitale terrestre; streaming in chiaro su RaiPlay), per affrontare i padroni di casa della RivieraBanca in una semifinale playoff che promette scintille.
A molti tornerà in mente la storica serie che 30 anni fa proiettò l’Olitalia Forlì in serie A, grazie alla tripla di Niccolai che valse il secco 3-0 contro l’allora TeamSystem di Carlton Myers e della generazione dorata dei riminese. Come trent’anni fa, Rimini arriva alla sfida con i favori del pronostico e del fattore campo, mentre Forlì, come allora, viene da una stagione decisamente più travagliata, in cui però i biancorossi sembrano aver finalmente trovato una quadra, come dimostra la rimonta contro Cividale partendo dal 2-0 per i friulani.
La formazione allenata da coach Sandro Dell’Agnello, nella serie vinta alla bella contro Brindisi, invece, ha mostrato di essere croce e delizia: soverchiante alle volte, quando sulle ali dell’entusiasmo e di un attacco in fiducia riesce a trovare ritmo (magari scollinando quota 80 punti); in decisa difficoltà, quando la difesa avversaria prevale e riesce a mettere sabbia negli ingranaggi, come avvenuto nelle due sfide in terra pugliese quando mai i riminesi sono riusciti a superare quota 60.
Certo, il talento non manca ad Rbr, che può contare su due americani di indubbio spessore e di esperienza come il play Gerald Robinson (14 punti e 3 assist di media) e il lungo Justin Johnson, che fattura oltre 13 punti a partita, oltre a quasi 9 carambole in questi playoff. Ma è nella truppa italiana che Rimini trova infinite carte da pescare: se l’asso di briscola è l’ex della contesa, Pierpaolo Marini, che nella serie contro Brindisi ha giocato al di sotto delle sue potenzialità (11 punti di media sì, ma solo il 15% dall’arco), fondamentali sono tra gli esterni anche il veterano Giovanni Tomassini e l’ex Agrigento Alessandro Grande (entrambi 8 punti di media a gara).
Sotto le plance, invece, l’atletismo di Gora Camara (8+4 a gara) è un bel rebus da risolvere, così come Alessandro Simioni. Nella rotazione a 10 di Rimini, poi ci sono i giocatori di raccordo: capitan Stefano Masciadri, l’uomo delle missioni difensive Simon Anumba e l’ultimo arrivato Luca Conti, classe 2000 (ex Cremona in serie A) che amplia la rosa delle alternative a disposizione di Dell’Agnello.
Per Forlì, iniziare la serie con una vittoria sarebbe fondamentale per dare spinta ed entusiasmo a tutta la piazza, ma anche a una squadra che arriva al match con più di qualche acciacco e con la guardia croata Toni Perkovic probabile assente (come il pivot Daniele Magro): nei precedenti stagionali sempre è stato rispettato il fattore campo (81-73 al Flaminio, 78-73 al PalaGalassi), ma Harper e soci hanno dimostrato di avere stoffa e voglia di giocarsela contro tutti, tanto più contro i cugini rivali. Con la speranza che, magari, sia una tripla in volata a decidere il match, come trent’anni fa.
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