Virtus Imola: attesa per il conclave del 15 maggio e il futuro del club

Il futuro della Virtus Imola si decide al conclave del 15 maggio, con nuovi investitori e strategie per la serie B.

di ANTONIO MONTEFUSCO
8 maggio 2025
Davide Fiumi, l’ormai ex presidente uscirà di scena il 15 maggio (Isolapress)

Davide Fiumi, l’ormai ex presidente uscirà di scena il 15 maggio (Isolapress)

L’Imola giallonera trattiene il fiato in vista del conclave del 15 maggio quando l’ormai ex presidente Davide Fiumi cederà le quote firmando l’atto formale in uno studio notarile della città.

Lì comincerà il vero futuro della Virtus Imola con l’amministratore delegato Stefano Loreti e il socio Renzo Balbo che dovranno dare vita a un nuovo corso. Nella nuova struttura societaria non dovrebbe esserci nemmeno Corrado Passera che era entrato alla Virtus grazie ai buoni rapporti con Fiumi. Anche le quote di Passera verranno probabilmente cedute e lasciate gratuitamente sul tavolo.

Le ultime settimane si sono rivelate a dir poco frenetiche, Loreti, Balbo e Torreggiani hanno tenuto la barra dritta sondando l’interesse di nuovi imprenditori che possano garantire un domani al club.

La Virtus è prossima ai 90 anni di vita, e sarebbe un peccato se questo percorso si interrompesse ora. Verrebbe dilapidato un patrimonio storico e sportivo prestigioso. La dirigenza ha avuto qualche abboccamento sia con potenziali nuovi azionisti, ma pure con aziende che vogliano mettere quattrini in un club di pallacanestro che non porta utili, ma solo spese. In città e nel comprensorio imolese non mancano ditte e imprese che investono, a fondo perduto, risorse per sostenere lo sport.

Si tratta solo di bussare alle porte giuste. Un paio di imprenditori imolesi interessati ci sono, la Virtus è uno dei patrimoni cittadini, ma prima di entrare un club, serve tempo per analizzare i bilanci, capire la situazione e poi in ultimo, ma non meno importante, fare un planning per l’anno che verrà. La serie B Nazionale richiede investimenti di un certo tipo, se vecchi e nuovi possibili dirigenti troveranno la quadra, la Virtus si scriverà alla categoria guadagnata sul campo nell’ultima stagione.

Diversamente, nella migliore delle ipotesi, si farà un passo indietro ripartendo dalla categoria inferiore. Nella peggiore delle soluzioni dalla C, e sarebbe uno smacco per i tifosi di fede virtussino.

Al momento staff tecnico e giocatori sono in stand by, è stato chiesto a tutti di aspettare prima di prendere decisioni. Perché se la Virtus ripartirà dalla serie B Nazionale non si vuole ricominciare da zero, ma confermando parte dei cestisti che hanno giocato in giallonero nell’ultimo anno. Intanto la prossima settimana riprenderanno gli allenamenti.

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