Virtus Imola: il futuro del club dopo l'addio di Davide Fiumi

Il presidente Davide Fiumi lascia la Virtus Imola. Futuro incerto per il club, tra nuovi assetti e imprenditori locali.

di ANTONIO MONTEFUSCO
3 maggio 2025
Il presidente Davide Fiumi lascia la Virtus Imola. Futuro incerto per il club, tra nuovi assetti e imprenditori locali.

Il presidente Davide Fiumi lascia la Virtus Imola. Futuro incerto per il club, tra nuovi assetti e imprenditori locali.

L’addio del presidente Davide Fiumi (foto) addensa molte nubi sul cielo giallonero. In queste stagioni Fiumi e il fratello Alessandro con il loro apporto avevano garantito al club virtussino una certa solidità e la possibilità di programmare più o meno tutte le mosse. Ora da qui al 15 maggio bisognerà capire quale sarà il futuro della società di basket più antica di Imola, un club che nel 2026 arriverà ai 90 anni di vita. La dead line è appunto quella di metà mese quando verrà ratificato il passaggio di quota da Davide Fiumi all’amministratore delegato Stefano Loreti e al socio Renzo Balbo. Nella stessa seduta molto probabilmente uscirà di scena anche Corrado Passera che aveva sposato il progetto virtussino per i rapporti con Davide Fiumi. Bisognerà capire quale sarà il nuovo scenario della V imolese.

L’addio del presidente era più o meno nell’aria da tempo, questo ha dato la possibilità a chi resterà nel club di guardarsi attorno e di potere sondare il terreno con alcuni imprenditori imolesi che possono essere interessati ad entrare nel mondo della pallacanestro mettendo nelle casse societarie le risorse necessarie per poter mandare avanti la baracca. Serve un nuovo assetto, che sia forte e pluralista, una sorta di public company con imprenditori del territorio appassionati di sport. Non un magnate, ma più teste che possano dare una struttura di livello per fare il campionato di B Nazionale. Un torneo dispendioso dove si viaggia in tutta Italia e per essere competitivi i giocatori sono professionisti a tutti gli effetti. Loreti e Balbo potrebbero aver riallacciato rapporti con chi già in passato aveva fatto parte della compagine societaria. Qualcuno potrebbe rientrare, altri invece affacciarsi da novizi al mondo della pallacanestro. La Virtus non è solo la prima squadra, ma pure un settore giovanile con tanti ragazzi e da questa stagione anche un team femminile che ha partecipato al campionato di C. Sono giorni intensi, pieni di incontri e telefonate a cui tutte le componenti societarie stanno partecipando per dare un futuro alla V imolese.

Non dovesse uscire un assetto forte sia in termine di risorse umane che economiche, il club potrebbe decidere di rinunciare alla terza categoria nazionale ripartendo dalle serie inferiori dove i costi sono più bassi e le trasferte più contenute.

La Virtus spera di non fare il passo del gambero passando dalla B Nazionale alla serie C. Sul campo la squadra si è guadagnata il diritto di giocare nella terza serie, ora tocca agli imprenditori battere un colpo e dare un futuro ai gialloneri. I rischi ci sono e l’apprensione non manca.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su