Virtus, sfumature diverse d’azzurro Pajola al top, Polonara in difficoltà

Basket Il playmaker sta disputando un ottimo mondiale, mentre Achille non è riuscito a esprimersi

di MASSIMO SELLERI
7 settembre 2023

Virtus, sfumature diverse d’azzurro Pajola al top, Polonara in difficoltà

di Massimo Selleri

Sebbene l’avventura dell’Italia ai mondiali non sia ancora conclusa, il fatto che la squadra azzurra sia esclusa dai primi quattro posti della competizione consente già un primo bilancio dei giocatori virtussini che vi hanno fatto parte. Per Achille Polonara la rotta non si è invertita e le difficoltà che si sono palesate per tutta la passata stagione non sono state spazzate via a Manila, anzi hanno trovato una conferma. A parziale giustificazione del lungo anconetano bisogna registrare che questa esperienza con la Nazionale è stata preceduta da un infortunio muscolare a una coscia e questo aspetto potrebbe aver condizionato le sue prestazioni. Resta il fatto che fino a qui il nuovo lungo bianconero ha segnato 4.5 punti a partita con 4.5 rimbalzi e questi numeri faticano a rasentare la sufficienza. In un gruppo granitico come quello che ha i suoi leader principali in Gigi Datome e Nicolò Melli, tutti si sono affrettati nel dire che, in realtà, è stato capace di rendersi molto utile alla squadra in tanti altri modi, ma è altrettanto vero che la Segafredo cerca un punto sicuro in quel ruolo e non un gregario. E’ da un anno che Scariolo voleva portare Polonara sotto le Due Torri e siccome il coach è tutto tranne che uno sprovveduto si sarà anche fatto una idea su come fare uscire il giocatore da questo momento di impasse. Esattamente opposto il giudizio con cui Alessandro Pajola esce da questi mondiali. Il regista cresciuto anche nel vivaio bianconero ha totalizzato una media di 5 assist, un dato che la dice lunga sulle capacità di mettere in ritmo i compagni.

Anche il suo finale di stagione non era stato particolarmente brillante, ma dal raduno di Folgaria in poi ha avuto una crescita costante incassando anche i complimenti del ct Gianmarco Pozzecco che lo ha definito un ragazzo molto intelligente che capisce al volo la pallacanestro.

Sembrava che questa sua capacità di lettura fosse ancorata alla fase difensiva e, invece, nelle Filippine ha fatto vedere buone cose anche in attacco. Un bel segnale per lui stesso e per la Virtus, dato che quest’anno senza Milos Teodosic ci sarà molta meno fantasia e sarà necessario essere molto più razionali. La cosa che più ha sorpreso è che è riuscito a trovare una buona sintonia con tutti i suoi compagni, da Luca Severini a Simone Fontecchio, a dimostrazione di quanto abbia davvero il metronomo in testa. Nelle intenzioni del club ci sarebbe quello di costruire una terna di playmaker di alto livello, con lui Hackett e un terzo elemento straniero, ma per realizzare questo progetto bisogna salutare Iffe Lundberg. Cosa non facile, dato che l’esterno danese vuole rimanere sotto le Due Torri senza modificare il suo contratto. Intanto però il danese non ha giocato ieri nel test a porte chiuse contro Cento chiuso 85-45 per la Virtus. Assente anche Dunston.

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