Vis 2008, il bilancio di Franchella: "Crescita tangibile, grazie agli istruttori"

Dopo un anno come nuovo responsabile del settore Minibasket Vis 2008, abbiamo scambiato con Edoardo Franchella quattro chiacchere sulla stagione appena conclusa e il futuro in casa Vis.

"Non avendo mai seguito da vicino il minibasket, la prima annata ha

rappresentato di fatto una tappa di avvicinamento per prendere

consapevolezza dell’ambiente in generale e del nostro in casa Vis nello

specifico – spiega Franchella –. Nel dopo Covid abbiamo registrato un auspicato aumento degli iscritti. Tutti i gruppi hanno lavorato bene, ottenendo miglioramenti significativi

sia per la componente tecnica, sia, soprattutto, per quella emotiva e di

coinvolgimento".

Quali obiettivi per la nuova stagione?

"Non abbiamo, ovviamente, obiettivi agonistici da raggiungere. L’obiettivo è di aumentare la popolazione attraverso il reclutamento e il prezioso lavoro scolastico".

Quale futuro per il minibasket e per il mondo Vis?

"Sono aspetti collegati. Per quanto riguarda il minibasket, dobbiamo consegnare all’under 13 atleti

tecnicamente compatibili con le categorie che li vedranno protagonisti. Sono entrato in Vis nel 2010 e la crescita è stata tangibile. In una società giovanile, l’architrave sono gli istruttori. E ogni tre anni si deve ripartire. Gli istruttori sono il vero patrimonio. Quest’anno, oltre a profili conosciuti e consolidati nel tempo (Mauro Pellegrini e Giovanni Caravita) ho trovato nelle insostituibili Stefania Campana e Caterina Franchini autentiche travi portanti per il movimento. Sono loro, insieme ad esempio a Leo Bosi, il futuro di Vis".