A Rimini brilla la stella di Lamesta: "Grande vittoria di squadra"
L’attaccante, autore di un gol, è stato decisivo per spezzare il digiuno casalingo contro la Juve Next Gen

Resta negli occhi quel gol che a inizio ripresa ha subito rimesso le cose a posto. Ma quella non è stata l’unica perla di Davide Lamesta nei novanta minuti contro la Juventus Next Gen. Quelli che hanno consegnato la prima vittoria della stagione al Rimini. Quelli che hanno permesso ai biancorossi, dopo nove interminabili mesi, di tornare a vincere al ’Romeo Neri’. "Sicuramente ho dato il massimo di quello che potevo", dice l’attaccante dei biancorossi. Che in questa prima parte di stagione, tra amichevoli e campionato, è già diventato uno di quelli che sa accendere il popolo biancorosso. Perché il talento non manca all’ex Alessandria. "Ma in realtà non si fa mai niente da soli – ci tiene subito a sottolineare Lamesta – Devo dare sempre un contributo alla squadra, perché è la squadra che riesce a ottenere vittorie come questa". E pensare che al termine dei primi 45 minuti al ’Neri’ non erano in molti, dei 4.000 sugli spalti, a essere ottimisti. Perché il Rimini era riuscito ad andare sotto dopo qualche manciata di secondi, per poi pareggiare e riandare sotto.
"Ci siamo parlati nell’intervallo – rivela l’attaccante piemontese, 23 anni compiuti nel mese di aprile – Ci siamo detti che avremmo potuto fare meglio di così. E lo abbiamo fatto poi nella ripresa". Un’altalena di emozioni unica che ha messo in mostra tutti i difetti del Rimini, ma anche tutti i suoi punti forti. E uno di questi non può che essere Lamesta. "Il mister mi dice sempre di puntare l’uomo – rivela sorridendo – e di calciare in porta anche perché, come dice il mister, ho un gran piede. E mi dice anche di sfruttare le mie qualità in qualsiasi parte del campo, anche nella fase di non possesso". Così, in fin dei conti, poco conta il modulo (dal 4-3-3 al 3-4-3).
"Il mister contro la Juventus Next Gen ha proposto il 3-4-3, ma mi ha detto di svariare in varie zone del campo per non far capire agli avversari i miei movimenti". Suggerimenti azzeccati, anche perché Lamesta ai giovani (e meno giovani) difensori bianconeri ha fatto passare novanta minuti non proprio tranquilli. Tutte buone notizie, senza dimenticare che la strada è ancora lunga. Perché se il Rimini è quello delle magie degli attaccanti, è anche quello che non si protegge ancora bene. "Sicuramente dobbiamo migliorare nella fase difensiva – dice l’attaccante – Dovremo essere sempre più compatti e dovremo stare attenti a tutti i minimi episodi".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su