Addio a Dorindo Sanguanini. Una vita dedicata al pallone
Si è spento a 78 anni il grande punto di riferimento dei club dilettantistici. Da calciatore a dirigente, poi consigliere della Figc. Il Crer: "Perdita incolmabile". .
Gli abbiamo voluto tutti bene. E non si poteva fare diversamente con Dorindo Sanguanini, che a 78 anni si è spento ieri, vinto da una fulminea quanto incurabile malattia. Nato a Suzzara, a lungo residente a Novi ma carpigiano d’azione, per oltre un ventennio è stato il punto di riferimento per le società dilettantistiche modenesi come consigliere del Comitato Regionale della Figc. La sua è stata una vita per il calcio, prima da giocatore, poi da dirigente-tuttofare di società e dal 2004 come vice presidente vicaro del Crer e infine, dal 2020, di nuovo come consigliere. Se c’era un problema il suo telefono era a disposizione delle società 24 ore su 24, perché per lui le società venivano prima di tutto, a volte anche dell’amata moglie Tesea che assieme alla figlia Susanna lo ha vegliato fino alla fine. Quando un mese fa, alla festa delle premiazioni del Crer di Maranello, non lo abbiamo visto un campanello d’allarme si è accesso. Non se la sarebbe persa per nulla al mondo. La malattia però si era appena manifestata e in poco più di un mese se l’è portato via. "È stato un appassionato amante del calcio – il ricordo del Crer – punto di riferimento con l’amico Celso Menozzi, che ora ha raggiunto, per tutte le società. Una perdita incolmabile per tutti". Sanguanini ha lasciato un segno indelebile nel calcio modenese per il suo modo di fare e la sua empatia. Nel 2001 aveva ricevuto la ’benemerenza’ Figc da dirigente e nel 2018 per i 20 anni di attività in Figc, un premio per una passione sbocciata da giovane. Prima come guizzante ala destra (Pegognaga, Moglia e Gonzaga le sue squadre), poi a fine carriera a Novi il via a quella da dirigente: per 39 anni Novi è stata la sua casa, come amministratore comunale (assessore allo sport e consigliere comunale per 16 anni) e come ds dei biancazzurri, portati fino all’Eccellenza. Lì Dorindo curava tutto, squadra e manto erboso da ’gioliellino’ dello stadio ’Uber Chiari’. Poi le esperienze con Atletic Pico Concordia Mirandola (per una stagione) e San Felice (per 6 campionati), dove divenne consigliere del Crer per le società di Modena, ruolo che nel 2004, col nuovo regolamento, divenne incompatibile con la carica da dirigente, costringendolo a scegliere. Dopo due legislature da consigliere regionale (8 anni), per 6 anni sotto la presidenza di Roberto Braiati è stato vice presidente vicario e responsabile dell’agonistica del Crer. Col cambio della guardia in Comitato e la vittoria a gennaio 2021 di Simone Alberici, Sanguanini è stato comunque uno dei più votati della cordata sconfitta ed è rimasto col ruolo di consigliere, svolto con passione fino all’ultimo giorno. Ci mancheranno la sua gentilezza, le sue telefonate chilometriche, gli aggiornamenti sulle gare rinviate, le agende del Crer consegnate di persona in redazione. Era uno a cui non potevi non volere bene. Alla famiglia le più sincere condoglianze dal Carlino Modena. Il funerale domani alle ore 11 partendo dalle camere ardenti (aperte dalle 11 di oggi) dell’ospedale Ramazzini di Carpi direttamente per l’Ara crematoria di Modena.
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