Alma, il grido di morte dell’aquila granata. Guida: "Oggi metto in liquidazione la società"
Annuncio del presidente, si va verso la fine del sodalizio nato nel 1906. Cogliandro, polemico addio: "Per la gioia di chi ci vuole male"

Annuncio del presidente, si va verso la fine del sodalizio nato nel 1906. Cogliandro, polemico addio: "Per la gioia di chi ci vuole male"
Alma Juventus Fano 1906 addio. Il club granata con 119 anni di storia alle spalle è destinato a sparire dal mondo del calcio dopo che Carmelo Cogliandro, ieri, ha alzato definitivamente le braccia di fronte alle chiusure ricevute in città da quando ha provato a salvare la società firmando, due settimane fa, un preliminare di acquisto che ora non avrà seguito. Il presidente dell’Alma Salvatore Guida, invece di investirvi proprie risorse finanziarie, ha annunciato che la metterà in liquidazione volontaria. "Domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr) – ha dichiarato Guida a Tvrs – ci sarà l’incontro con il notaio che metterà in liquidazione volontaria la società Alma Juventus Fano con tutto quello che ne consegue. Purtroppo l’Alma non esisterà più sotto il punto di vista sportivo e giuridico".
Il più deluso per non essere riuscito nell’impresa è proprio l’imprenditore fanese Carmelo Cogliandro. "È stato così raggiunto – ha detto non senza una vena di polemica l’imprenditore di origini brindisine – questo obiettivo per la gioia di tutti quelli che hanno voluto il male dell’Alma, che hanno voluto farla morire a tutti i costi. Non ho avuto a favore né l’Amministrazione comunale né il Consorzio Fano Sport per cui non ho nulla da spartire con loro. Sono sicuro però che il tempo sarà galantuomo e che la verità verrà a galla". Difficile al momento pensare che l’Alma possa continuare l’attività agonistica, allenarsi cioè questa settimana a Cattolica e poi giocare domenica prossima a Matelica. Molto probabilmente si assisterà lo "sciogliete le righe" e non presentandosi contro il Matelica si darà inizio all’iter per l’esclusione della squadra dal campionato di Eccellenza. A meno che il presidente Guida non trovi i soldi per andare avanti, come aveva fatto in queste ultime gare lo stesso Cogliandro.
Il quale si sente in dovere di ringraziare i ragazzi: "Voglio ringraziare lo staff tecnico e gli atleti che fino all’ultimo hanno operato in una situazione molto difficile. Non è stato per niente facile avendo intorno tutta questa negatività. Io ce l’ho messo tutta, è ora che pensi di più a me stesso, poi il tempo dirà come stanno le cose". Cogliandro ha informato Guida della scelta di rinunciare all’acquisizione, ma non ha parlato con l’ex presidente Russo per le quote che avrebbe dovuto rilevare.
Che succederà se Guida darà corso alle sue intenzioni? "La società potrà essere messa in liquidazione volontaria in quanto, da quello che mi risulta, non avrebbe i numeri per fallire", dice l’avvocato Giovanni Orciani, e questo potrebbe avvenire prima del 10 marzo, giorno dell’udienza al Tribunale di Pesaro per il pignoramento delle quote richiesto dall’ex presidente Russo. "Il giudice – aggiunge ancora l’avvocato Orciani, che era presente al precedente dibattimento – a quel punto potrebbe nominare un perito per far valutare il valore della quota che con la società messa in liquidazione e forse anche già estromessa dal campionato sarà pari a zero. Per cui dubito che si andrà avanti". In mancanza di Cogliando che avrebbe potuto pagare il suo credito è probabile che lo stesso Russo rinunci al pignoramento. Quanto al titolo, "se la società viene estromessa dal campionato – conclude Orciani – il titolo sportivo non avrà più alcun valore".
s. c.
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