Arezzo in ansia per Mawuli e Damiani Chiosa e Kozak puntano il Pescara
I due degli acquisti di maggior rilievo sul mercato potrebbero avere più chance domani contro Zeman
di Luca Amorosi
Che l’avvio di campionato non fosse morbido per l’ lo si sapeva appena letto il calendario. Prima la Carrarese al debutto in casa, che ha confermato di poter ambire a un torneo di vertice. Ora il Pescara, che lo scorso anno è arrivato in semifinale playoff e punta ancora alla promozione in B. In panchina siede sempre Zeman, un guru del nostro calcio che fa delle sue squadre delle vere macchine da gol. Indiani, però, per esperienza e filosofia di gioco non è da meno e l’, quindi, si presenterà senza troppi timori reverenziali. Il che non significa gettarsi all’arma bianca, ma nemmeno barricarsi a difesa della porta. Di certo per l’undici iniziale occorrono varie considerazioni. Oltre a Pattarello squalificato, Indiani dovrà valutare le condizioni di Mawuli, che non ha preso parte all’amichevole di mercoledì contro il Bologna così come Damiani che aveva rimediato una botta in allenamento. Da monitorare anche lo stato di forma di Zona, uscito acciaccato dal test in Emilia, senza contare che martedì prossimo c’è il turno infrasettimanale contro l’Olbia, a oggi a punteggio pieno, al Comunale alle 18,30. Servirà dunque fare delle rotazioni: nei primi due turni Indiani ha sorpreso i tifosi stavolta non per i cambi di formazione ma per aver confermato sabato scorso dieci undicesimi dell’undici titolare di Rimini. Così come ha stupito il basso minutaggio concesso finora a tre dei senatori dell’anno passato come Lazzarini, Castiglia e Risaliti, quest’ultimo ancora mai impiegato come Zona, Poggesi e i nuovi arrivati Montini e Crisafi, tesserato però neanche dieci giorni fa.
È probabile che tra domani e martedì trovino tutti spazio per far rifiatare altri che, invece, hanno sempre giocato o quasi, come Coccia, Polvani, Mawuli, Masetti, Renzi, Iori e Settembrini, tutti sopra i 160 minuti giocati. Si attendono, inoltre, spezzoni di gara più indicativi da due degli acquisti di maggior rilievo sul mercato, cioè Chiosa e Kozak, alla ricerca della condizione migliore da trovare anche tramite partite vere. E a Pescara sarà partita vera eccome, come lo è sempre stato in passato.
Allo stadio Adriatico l’ ha vinto una volta sola su 12 precedenti: era il 21 aprile 2007 e l’ di Conte, che stava tentando un’incredibile rimonta salvezza in B, vinse 1-2 grazie ai gol di Croce (doppio ex della sfida) e Capelli. Gli amaranto in realtà vinsero anche un’altra volta in Abruzzo, il 22 aprile 2009 in Lega Pro, che è anche l’ultimo precedente fino a oggi.
La partita, però, si disputò a Vasto e il Cavallino s’impose coi gol di Matute e Turienzo, mentre nel Delfino giocava il grande ex Bazzani. Per il resto sei vittorie dei padroni di casa e quattro pareggi, alcuni spettacolari come quello del settembre 1985 (2-2 con gol amaranto di Ugolotti e del compianto Pozza) e quello del 2004 in B, sempre 2-2 con doppietta di Abbruscato, che avrebbe poi vestito poi anche la maglia del Pescara in serie A.
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