Arezzo punta al quinto posto: due vittorie cruciali contro Lucchese e Pianese

L'Arezzo cerca due vittorie decisive per blindare il quinto posto e sperare in un passo falso del Pescara. Bucchi punta sui suoi giocatori chiave.

di ANDREA LORENTINI
17 aprile 2025
Il leader della difesa amaranto Chiosa

Il leader della difesa amaranto Chiosa

Sei punti contro Lucchese e Pianese per blindare, almeno, il quinto posto e sperare in un mezzo passo falso del Pescara per provare a riagganciare la quarta posizione. All’Arezzo servono due vittorie nelle ultime due partite Cristian Bucchi proverà ad ottenerle con l’undici migliore. A Chiavari ha scelto di cambiare ben sei undicesimi rispetto alla formazione che aveva battuto Perugia e Pescara. Una scelta che ci stava, considerando che si trattava della terza gara in otto giorni. Da qui alla fine, però, si vedranno sempre in campo i giocatori chiave.

Già contro la Lucchese, al netto di eventuali problematiche fisiche, verrà riproposta la colonna vertebrale della squadra: Chiosa, Guccione e Pattarello. Tre pedine fondamentali, rispettivamente leader del reparto difensivo, di centrocampo e attacco. L’esperienza nella lettura della situazioni avversarie e la pulizia nel gestire all’occorrenza la prima costruzione dal basso, oltre alla capacità di guidare la linea fanno di Marco Chiosa un elemento imprescindibile.

Accanto a lui è cresciuto Gilli ed ha acquisito sicurezza Gigli, ottimo quando si è trovato a sostituirlo. Se Chiosa è il "ministro della difesa", Filippo Guccione è il faro dell’Arezzo. Una delle intuizioni migliori di Bucchi è stata proprio quella di cucirgli addosso il ruolo di regista. Piedi da trequartista e visione di gioco di livello superiore alla media nel cuore della squadra. In rosa non ha controfigure e probabilmente nemmeno negli altri organici. L’assist per la rete di Chierico a Chiavari è stata l’ennesima dimostrazione: un cross morbido e con il contagiri per il compagno. Quando si accende lui, si accende l’Arezzo.

Per Emiliano Pattarello, invece, basterebbero solo i numeri: miglior marcatore amaranto con 16 reti (di cui 15 in campionato), con un’incidenza di quasi il 40% sulle realizzazioni complessive, per la prima volta in carriera in doppia cifra. Dietro alla statistiche c’è un giocatore che è diventano determinante. Quando strappa e allunga è, a tratti, imprendibile. Gioca più vicino alla porta è vero, ma adesso mostra quella cattiveria nel cercare il gol che in passato con aveva. Quest’anno l’ha buttata dentro in tutti i modi, segno che ha raggiunto quella convinzione nei propri mezzi che in passato non aveva.

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