Bertini: "Prima esperienza, sono qui per imparare"
Marco Bertini, classe 2002, è alla prima vera esperienza nel calcio dei "grandi" con la maglia della Spal. Si è calato subito nel gruppo e spera di mettersi in mostra sin da subito.
Centrocampista classe 2002, Marco Bertini (nella foto) è alla prima vera esperienza nel calcio dei "grandi", visto che sin qui ha calcato solamente i palcoscenici giovanili con la maglia della Lazio. Una trattativa lunga ed estenuante, quella che il direttore Fusco ha condotto per portarlo a Ferrara, soffiandolo alla concorrenza del Perugia, altra squadra che si era fatta sotto in estate per l’ex mediano biancoceleste. "Non vedo l’ora di poter dimostrare in campo il mio valore – le prime parole di Bertini –, sono stato un po’ a contatto con la prima squadra della Lazio ma questa è per me la prima esperienza tra i grandi. Sto cercando di inserirmi il più velocemente possibile all’interno del gruppo, sono arrivato da poco ma mi sento già a mio agio con tutti. Sono molto concentrato e ho voglia di mettermi in mostra sin da subito. Ho avuto modo di parlare con mister Di Carlo in questi giorni, mi ha spiegato quello che vuole vedere da me, lavoreremo insieme per raggiungere grandi obiettivi". Bertini non nasconde la sua voglia di Spal: "Già da fine giugno avevo espresso la mia preferenza – spiega –, poi per diversi motivi la trattativa si è allungata ma la prima scelta per me è sempre stata la Spal. Mi ha convinto tutto di questa piazza, dall’ambiente in generale alla città e ai tifosi, è un insieme di cose che per un calciatore fa la differenza. Abbiamo già avuto modo di vedere, sabato scorso, quanto la tifoseria sia calda e sostenga la squadra dal primo all’ultimo minuto, una motivazione in più per accettare la proposta biancazzurra. Sono qui da poco ma mi sono già calato all’interno del gruppo, devo dire che a primo impatto mi sto trovando molto bene, è un’esperienza che mi sta facendo crescere e mi farà crescere anche in ottica futura". "Poter condividere la quotidianità con giocatori esperti come Antenucci e Siligardi può solo far bene a noi giovani – conclude Bertini –, ci stanno aiutando ad inserirci e a dare il nostro meglio nel rettangolo di gioco". Tanta curiosità nel vedere all’opera anche lui, e capire quale ruolo potrà assumere nelle gerarchie del centrocampo.
Jacopo Cavallini
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