Bianco stempera i facili entusiasmi "Siamo solo all’inizio, il Pisa è forte"
Alle 18.30 al ’Braglia’ arriva la squadra di Aquilani. Il mister gialloblù avverte: "I risultati fanno bene, ma ora calma"

di Rossano Donnini
Prima della partita con l’Ascoli la parola chiave era ’equilibrio’, quella contro il Pisa è ’calma’. "Anche se abbiamo ottenuto due risultati importanti e c’è grande entusiasmo bisogna stare calmi" spiega Paolo Bianco, che aggiunge: "Siamo all’inizio e questi risultati fanno bene a tutto l’ambiente, però bisogna stare calmi perché affrontiamo una squadra che era già forte e si ulteriormente rafforzata con giocatori che vengono dalla Serie A. Inoltre ha un allenatore (Alberto Aquilani, nda) che sa dare un’identità molto precisa. Dovremo stare molto attenti, perché si tratterà di una partita completamente diversa dalle prime due".
Ci sarà turn over?
"Quando ci sono tre partite in una settimana è normale aspettare fino all’ultimo prima di decidere chi mandare in campo. I giocatori stanno tutti bene a parte Strizzolo che ha un problemino ma è a disposizionei".
Nelle prime due partite hanno giocato più o meno gli stessi. Come vede gli esclusi?
"Guiebre ha sempre fatto il quinto, noi giochiamo a quattro e lui ha bisogno di un po’ di tempo per apprendere i movimenti. I giovani Battistella e Giovannini sono stati i due più penalizzati ma sono al pari degli altri".
Il Modena gioca poco sugli esterni e cerca spesso Tremolada. Perché?
"Se diamo la palla a Luca fra le linee e gli permettiamo di guardare la porta avversaria creiamo tantissime situazioni pericolose. Se si porta la palla esternamente, per fare gol c’è bisogno di un tempo diverso, se la giochi in verticale crei maggiori pericoli e Tremolada è molto bravo in questo. In categoria non ha rivali nel mettere i compagni in porta".
Cosa si aspetta dai suoi contro il Pisa?
"Che capiscano bene la gara. Noi allenatori la prepariamo ma poi dipendiamo dagli avversari, loro devono esser in grado di capire se fare quello che si è preparato o qualcosa di diverso". Quanto ha inciso l’arrivo di Palumbo?
"È importante per caratteristiche tecniche e mentali. È uno che riesce a capire i momenti della gara, quando accelerare e quando no. Incide tantissimo e alza il livello della squadra"
Può dire qualcosa su l’ultimo arrivato Riccio?
"Lo conosco bene perché lo scorso anno spesso si allenava con la prima squadra della Juventus. È un ragazzo di grandissime prospettive, che in futuro potrà giocare anche in Serie A. Ce lo hanno solo prestato, perché puntano moltissimo su di lui. È anche un bravo ragazzo e questo fa la differenza".
Ha già individuato i due attaccanti titolari?
"No, ho sempre detto che ho cinque punte dello stesso livello anche se con caratteristiche diverse. A Cosenza la scelta di fare entrare Abiuso quando avevo in panchina pure Falcinelli e Bonfanti la dice lunga. Decido in base a quello che vedo in allenamento, ho la fortuna di sapere che chiunque entra può risolvere la gara".
Si è chiuso il mercato, è soddisfatto?
"Lo ero già da un po’, siamo stati una delle poche squadre che è andata in ritiro con la rosa quasi al completo. Sono assolutamente soddisfatto di quello che ha fatto la società".
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