Bomber, sudamericani e figli d’arte. Scopriamo i segreti del Monastir
L’avversaria della Vianese è la squadra di un comune di 5mila abitanti che si trova a 20 chilometri da Cagliari

L’avversaria della Vianese è la squadra di un comune di 5mila abitanti che si trova a 20 chilometri da Cagliari
Una neopromossa con ambizioni, che non è arrivata a questo punto per caso: potremmo usare questo slogan per la Vianese, ma la stessa identica cosa vale per i sardi del Monastir, avversari de rossoblù nella finale dei playoff nazionali per un posto in Serie D.
Il nome completo è "Asd Monastir 1983": una società giovane, nata 42 anni fa.
Due i soci fondatori: Antonio Zanda e Marco Carboni, ancora oggi presidente.
Dopo esperienze (e vittorie) nei campionati Uisp, nel 1995 ecco l’esordio in Figc. Passa anni in Seconda e Terza, e dal 2008 al 2015 inizia una scalata che la porta in Eccellenza. Qui 8 anni, poi retrocessione nel 2023 e immediata risalita nel 2024.
Oggi, da neopromossa, la prima storica finale nazionale per la Serie D, mai disputata.
Monastir è un comune di 5000 abitanti (provincia di Sud Sardegna) e si trova a 20 chilometri da Cagliari.
Nel fine settimana che verrà, tra l’altro, mentre la squadra sarà impegnata a Reggio, in paese si voterà per il nuovo sindaco; è un paese tranquillo che si affaccia sulla statale 131, quella che attraversa l’isola da Porto Torres a Cagliari; la squadra gioca nel comunale del paese.
C’è un gruppo di tifosi fidelizzati che segue sempre la squadra, il "Settore esplosivo": nella semifinale giocata nel Lazio con la Maccarese erano circa in 50. Passando agli aspetti relativi al campo, la squadra è sì neopromossa, ma prima aveva disputato 8 anni di fila in Eccellenza. Quest’anno non c’era l’obbligo di dover vincere il campionato, ma la voglia di stare nei piani alti sì.
Il mister è Marcello Angheleddu, e spesso gioca col 4-3-3. Alla fine è arrivato un secondo posto con 67 punti (miglior attacco con 64 gol e miglior difesa con soli 11 subiti) a -4 dal Calcio Budoni.
Non passano inosservati alcuni elementi della rosa: spicca su tutti Andrea Cocco. Ha 39 anni e lo si ricorda per le 197 presenze con 47 gol in Serie B, ma anche 8 gettoni e un gol in A (Cagliari), tanta C. A Vicenza lo ricordano bene: 19 gol in 36 partite in B nel 2014-15. Oggi è acciaccato e proverà a recuperare per la Vianese. Non al meglio anche Sergio Nurchi, migliore dei suoi con 15 centri. In rosa c’è Santiago Zurbriggen, difensore argentino di 35 anni che vanta addirittura una finale di Coppa Libertadores raggiunta col Lanus nel 2017 (persa col Gremio). Ancora Sud America con la punta David Edoardo Suazo: il classe 2005 è il figlio di quel David Suazo, ex bomber honduregno da 105 gol tra A e B con Cagliari, Inter e Genoa. Tra gli altri c’è anche il terzino Simone Pinna: un gettone in A col Cagliari e fino a soli 4 anni fa era in B ad Ascoli.
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