Bonini chiede più coraggio: "Così rialzo il Viareggio"

Il tecnico promosso da vice per risolvere la crisi:"Col compitino non se ne esce"

di SIMONE FERRO
12 marzo 2025
Luca Bonini ha preso la panchina del Viareggio: era stato il vice di Santini e Amoroso

Luca Bonini ha preso la panchina del Viareggio: era stato il vice di Santini e Amoroso

Luca Bonini è il "traghettatore" scelto dal Viareggio per condurre in porti sicuri (leggasi salvezza tranquilla senza rischiare di finire sugli aguzzi scogli playout) una nave in difficoltà arenatasi nella tempesta sia delle pressioni di una piazza scontenta sia dell’affanno di una fase offensiva incapace di produrre concretezza realizzativa. Gol e risultati non arrivano e la soluzione interna Bonini, affiancato da Samuele Pizza, è stata individuata dalla dirigenza bianconera come la più naturale per il finale di stagione. Dopo aver fatto il secondo prima a Stefano Santini (esonerato) e poi a Christian Amoroso (dimessosi), il 50enne Bonini ora parla da primo allenatore confermandosi ’uomo del club’.

Luca, a 4 gare dal termine del campionato cosa porterai?

"Non sono un mago e non stravolgerò nulla. Avendo poco tempo a disposizione per lavorare, meno si tocca e meno danni si fanno. Per certi cambi tattici ci vuol tempo. Ho qualche idea diversa rispetto a Santini e Amoroso, soprattutto in attacco, con soluzioni alternative per esser più pericolosi là davanti".

Lavorerai tanto sulla testa?

"Devo trovar la chiave per sbloccare il blackout che abbiamo avuto e far ritrovare serenità ai ragazzi e coraggio nel rischiare le giocate. Perché facendo solo il “compitino“ non se ne esce. Lavorerò per dargli più stimoli possibili e liberarli dalle pressioni. Fin dall’inizio ho visto che la qualità ed il materiale ci sono".

Lunedì avete avuto un confronto con lo spogliatoio?

"Sì, fortemente voluto da me. Essendo io lì dall’inizio... volevo sapere cosa ne pensavano i ragazzi della mia posizione. Ho detto “sì“ alla società solo per attaccamento al Viareggio, senza alcuna ambizione personale. Ho visto la squadra entusiasta e ben predisposta. È venuto fuori un bel confronto, costruttivo".

Coi tecnici a cui hai fatto da vice come sei rimasto?

"In ottimi rapporti. Santini è quello che mi ha voluto qui. Quando lo mandarono via ci parlai e lui mi disse di rimanere. Poi è stato il primo a mandarmi un bel messaggio lunedì. Ringrazio anche Amoroso, che mi ha lasciato lavorare su vari aspetti".

Domenica subito la Massese.

"Sono di Massa e ho giocato lì. A livello emozionale è tanta roba... ma è la miglior partita che poteva capitarmi: a livello motivazionale può essere un grande aiuto per me nel prepararla".

Simone Ferro

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