Calcio serie D. Capitan Pacini se ne va: "Addio al Poggibonsi»
Momento dei saluti anche per la bandiera del Poggibonsi. Si prospetta una destinazione diversa per il capitano e numero 1...

Momento dei saluti anche per la bandiera del Poggibonsi. Si prospetta una destinazione diversa per il capitano e numero 1...
Momento dei saluti anche per la bandiera del Poggibonsi. Si prospetta una destinazione diversa per il capitano e numero 1 Francesco Pacini (nella foto). Giunto in giallorosso la prima volta nel 2014, allora diciannovenne, Pacini è rientrato alla base nel 2021 per diventare uno dei simboli dell’ascesa dall’Eccellenza e della successiva crescita dei colori in D. Sei stagioni e 169 presenze: un record di fedeltà, per un portiere, nella storia centenaria del Poggibonsi.
"Un momento che non avremmo mai voluto vivere – si legge nella nota della Us Poggibonsi – ma che affrontiamo con gratitudine e orgoglio per il cammino percorso insieme. Francesco lascia un’impronta incancellabile. Francesco ha incarnato l’anima del Leone: sempre pronto a lottare, a guidare, a dare l’esempio. In campo ha parato di tutto, ma fuori ha aperto il cuore, da punto di riferimento, amico, fratello. Le sue urla a difendere la porta, il suo sguardo fiero sotto la fascia da capitano: sono immagini che resteranno scolpite nella memoria di tutti i tifosi".
Commosso Pacini: "Ho dato tutto me stesso e ho amato questa maglia incondizionatamente. Ho maturato questa scelta nel tempo con la profonda convinzione che farsi da parte sia la cosa più giusta. Rimarrò per sempre tifoso, riconoscente a questi colori – sottolinea –. Le migliori fortune alla squadra, alla società e alla città. Tanti i cambiamenti, adesso, a cominciare dalle partenze di Galbiati e Guidi, Ora non c’è più quel blocco di componenti che ha permesso di vivere un ciclo meraviglioso. A Vellini e De Mauro sarò sempre riconoscente".
E infine: "Un saluto agli addetti lontani dai riflettori: Candido Martini, Katia Gianni, Andrea Signorini, Massimo Ghini, Andrea Fabbiani, Giulia Milanesi, Giulio Valenti, Mario Cappelli, Ilio Bruni, Roberto Iasparrone. Abbiamo vinto a Livorno, a Grosseto, con l’Arezzo, avremmo meritato di più con il Siena. Eventi indimenticabili".
Paolo Bartalini
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