Calderini sicuro: "E’ una C2 camuffata. Il Poggibonsi? Partiamo in terza fila"

Archiviata anche la seconda amichevole estiva della stagione (nella foto), il Poggibonsi si appresta a entrare nel vivo del 2024-2025...

5 agosto 2024

Archiviata anche la seconda amichevole estiva della stagione (nella foto), il Poggibonsi si appresta a entrare nel vivo del 2024-2025 attraverso i vari passaggi che dovranno condurre all’esordio nelle sfide ufficiali della D. Dalla Coppa Italia - Leoni in campo domenica 1 settembre, contro la vincente del turno preliminare fra Sangiovannese e Terranuova Traiana - al campionato con il via il giorno 8 del mese prossimo. Proviamo adesso a compiere una rapida ricognizione, a proposito del periodo, con il tecnico Stefano Calderini, ora che sono trascorsi poco meno di quindici giorni dallo start alla preparazione casalinga del Poggibonsi.

Mister, intanto un’occhiata alla composizione del girone E dei dilettanti nazionali...

"Alla luce della fisionomia di certe compagini big che sono parte integrante del raggruppamento, potremmo definire il torneo come una sorta di ‘C2 camuffata’. D’altro canto eravamo pressoché certi, già prima dell’inizio degli allenamenti, di doverci confrontare ancora con numerose realtà di pregio".

Guardando nello specifico?

"Immagino una suddivisione in fasce di valori, tra le diverse protagoniste. La prima formata da team decisi a centrare la promozione, Siena, Grosseto, Livorno. La seconda con il Follonica Gavorrano, che di solito ogni anno si segnala per organici di spessore, l’Ostia Mare, a mio parere un’ottima squadra, e il Seravezza Pozzi. Poi sono sempre da considerare le sorprese".

Scusi, ma allora in quale area collocare il Poggibonsi in questa scala di potenzialità?

"Al terzo livello, ovvero tra i collettivi che ambiscono innanzitutto alla permanenza in categoria cercando però di migliorarsi nella posizione nell’arco del cammino".

A che punto è adesso il percorso in direzione degli impegni con in palio i tre punti?

"Naturalmente c’è bisogno di lavorare, per raggiungere gli standard che ci siamo prefissati. Nella rosa le qualità e la predisposizione nell’applicazione quotidiana, non mancano. Doti che si uniscono alla volontà, ad opera del gruppo stesso, di mettere in pratica ciò che viene sperimentato sul campo".

L’impianto tattico di partenza, sarà quello visto nel primo tempo del test con il Guidonia Montecelio? Difesa a quattro davanti a Pacini, Vitiello come riferimento offensivo...

"Non è detto che debba essere la base valida per ogni tipo di gara. Ho in mente anche altre soluzioni, dall’opzione della retroguardia a tre, a un modulo che preveda l’impiego di due mediani, un trequartista e due esterni".

Paolo Bartalini

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