Calzona brinda da ct con la sua Slovacchia. Da rappresentante di caffè a Euro 2024

L’aretino d’adozione, storico vice di Sarri, al timone della Nazionale ottiene la qualificazione alla fase finale dopo il 4-2 all’Islanda

di AREZZO -
18 novembre 2023
Calzona brinda da ct con la sua Slovacchia. Da rappresentante di caffè a Euro 2024
Calzona brinda da ct con la sua Slovacchia. Da rappresentante di caffè a Euro 2024

di Andrea Lorentini

Da rappresentante di caffè, mentre si divideva come allenatoregiocatore in Eccellenza a Tegoleto, alla qualificazione ad Euro 2024 da ct della Slovacchia. Ne ha fatta di strada nel calcio Francesco "Ciccio" Calzona che dopo una vita passata dietro le quinte si è meritato la ribalta. Di fatto aretino d’azione, lo storico vice di Maurizio Sarri ha condotto la nazionale slovacca alla partecipazione alla rassegna continentale del prossimo anno. Un risultato prestigioso sul quale c’è ben impressa la sua firma. Decisiva la vittoria per 4-2 , giovedì sera, nella sfida contro l’Islanda che ha permesso di staccare il pass per la Germania. Calzona ha trovato una nazionale talentuosa ma con pochi ricambi. Ha saputo sfruttare le qualità dei leader a sua disposizione (Hamsik, Skriniar, Kucka, Lobotka) e lanciare qualche giovane, tra cui Suslov, classe 2002. L’accesso alla fase finale di Euro 2024 gli garantisce anche il rinnovo automatico del contratto da commissario tecnico. Per la Slovacchia si tratta della terza partecipazione consecutiva, dopo l’eliminazione ai gironi nel 2020 e quella agli ottavi del 2016.

Calzona è il quarto allenatore Italiano, dopo Tedesco (Belgio), Montella (Turchia) e Rossi (Ungheria), a qualificarsi all’Europeo. Aveva assunto l’incarico poco più di un anno fa, a settembre 2022. La sua candidatura era stata caldeggiata dall’ex capitano del Napoli Marek Hamsik che aveva avuto modo di apprezzarne le doti all’ombra del Vesuvio. Gli addetti ai lavori di lui dicono che insegna calcio come pochi oltre ad avere spesso intuizioni che altri non colgono. Ad esempio, era stato proprio Calzona, ai tempi del Napoli, ad inventarsi Mertens falso nove con il belga che segnò gol a raffica. "Ciccio", come lo chiamano tutti, trapiantato in Toscana dalla Calabria, ha un profondo legame con la provincia .

E’ nella stagione 19992000, quando accetta l’incarico di allenatoregiocatore a Tegoleto, che incrocia la sua strada con quella di Sarri. Il rappresentante di caffè, suo lavoro di allora, costituiva un bel compromesso per continuare a stare vicino alla sua squadra e ricevere uno stipendio dignitoso; quando poi le trasferte divennero più frequenti, per vendere caffè, capì subito che alla squadra serviva un allenatore vero e – soprattutto – con più tempo a disposizione. Così suggerì alla dirigenza del Tegoleto di affidare l’incarico ad un suo amico, dirigente del Monte dei Paschi, tal Maurizio Sarri. Il resto è storia: la scalata dai dilettanti al professionismo fino alla serie A e poi la chiamata della Slovacchia e la qualificazione tra le 24 migliori d’Europa.

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