Canaletto, festa per i 65 anni di storia. Al Tanca i giocatori di tutti i tempi
Grande successo dell’iniziativa che ha coinvolto generazioni diverse per età e unite dai colori canarini

Grande successo dell’iniziativa che ha coinvolto generazioni diverse per età e unite dai colori canarini
Intere generazioni, dai bimbi della scuola calcio canarina 2015, 2016, 2017 e 2018 ai primi giocatori delle classi 1945 e oltre si sono scambiati idealmente il testimone, celebrando una storia che non avrà mai fine. "La lunga staffetta di un sogno" non è, infatti, solo il titolo della manifestazione organizzata dall’Usd Canaletto Sepor per i 65 anni dalla sua fondazione, ma è anche l’espressione di una continuità che la società canarina ha sempre coltivato e portato avanti.
Non poteva mancare il pubblico delle grandi occasioni a cornice di una bellissima festa al campo ’Tanca’ dove sono sfilati tutti i protagonisti di un’avventura iniziata nel lontano settembre 1960 all’Oratorio del Canaletto con Giovanni Barcelli, Vittorio Braguzzi, Ilio Montegriffo, Rolando Pedrelli, Enrico Spagna, Dante Puccinelli, Gualtiero Vaccarini, Ugo Questa e Rino Fedolfi.
Per l’occasione si è ritrovato un gran numero di giocatori di ogni epoca che hanno sfilato tra l’entusiasmo dei bambini della scuola calcio, ricevendo un riconoscimento dai dirigenti gialloblù. L’idea dell’iniziativa è del direttore sportivo delle giovanili Fabrizio Vaccarini. A coordinare la cerimonia è stato lo speaker del ’Picco’, Federico La Valle, anch’esso ex canarino. Sono intervenuti per un saluto gli assessori comunali Pietro Antonio Cimino e Lorenzo Brogi, oltre a Giovanni Pampana, vice presidente della Figc regionale.
Al Tanca sono arrivat anche alcuni giocatori: Giuseppe Caso, che ha militato nel Genoa, Cosenza, Frosinone e l’anno del Modena, Gregorio Morachioli ex Juventus, Bari e Juve Stabia e Mattia Biso ex di Catania, Ascoli e Spezia. Molto toccante il momento in cui gli titolo Allievi Provinciali classe 1949 campioni nel 1965-66 (il compianto Bugliani, poi ceduto alla Juventus, Boggio, Argenti, Maurizio Tassara, Cappagli, Selleri, Maccione, Strozzi, Fossataro, Franco Tassara, Brizzi e Dal Forno) hanno donato al loro mister Vittorio Braguzzi e allo storico dirigente Ugo Questa un quadro, ideato da Fausto Strozzi, con una frase da trasmettere alle generazioni future: "Il nostro stare insieme non è stato solo un esercizio di muscoli, ma una palestra di vita. Mi avete insegnate l’amicizia, la generosità, l’impegno, il sacrificio. In altre parole il senso dell’altro, la gioia del dare e la grandezza del ricevere. Indimenticabile il rito del gol con gli abbracci, i sorrisi e le urla fra di noi, grondanti di felicità e sudore. Vi porto nel cuore, all’infinito".
Sono stati ricordati anche Sergio Cappagli, storico cassiere della società canarina per oltre 40 anni (il cui riconoscimento è stato ritirato dal figlio Mario, centrocampista vincitore con gli Allievi provinciali nel 1966), Rino Papa insostituibile dirigente e allenatore, Eraldo Costa, scopritore di Gigi Buffon e Ruggiero Fiorella, apprezzato dirigente della scuola calcio per un trentennio. Per lui ha ritirato il premio il figlio Giuseppe, giocatore canarino classe 1977.
Premi particolari sono stati consegnati a Vittorio Braguzzi, l’anima e il motore del Canaletto dal giorno della fondazione ad oggi, Claudio Cerrone, uno dei primi giocatori nel 1961 e poi presidente per un ventennio e Ugo Questa, uno dei primi dirigenti, ora vice presidente. I protagonisti degli 11 titoli regionali vinti da Vittorio Braguzzi, Rino Papa, Fabrizio Vaccarini, Alfonso Pistone e Gianni Di Staso si sono poi sfidati sul terreno di gioco per poi ritrovarsi nella cena finale tra abbracci e un arrivederci tra cinque anni.
Ilaria Gallione
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