Carlo Ancelotti nuovo commissario tecnico della Seleção brasiliana

Carlo Ancelotti guiderà il Brasile al Mondiale 2026, un traguardo storico per l'ex allenatore della Reggiana.

di GIUSEPPE MAROTTA
14 maggio 2025
Carlo Ancelotti guiderà il Brasile al Mondiale 2026, un traguardo storico per l'ex allenatore della Reggiana.

Carlo Ancelotti guiderà il Brasile al Mondiale 2026, un traguardo storico per l'ex allenatore della Reggiana.

Dal cappellino indossato a 36 anni sulla panchina granata della Reggiana a inizio carriera, al sogno del sesto mondiale a tinte verdeoro: Carlo Ancelotti dal 26 maggio sarà il nuovo commissario tecnico della "Seleção" brasiliana.

Sono 9317 i chilometri che separano il centro di Reggiolo dal leggendario stadio "Maracana" di Rio de Janeiro, in Brasile. Lì si possono percorrere per una vacanza esotica, per ammirare i colori del celebre carnevale, o per un viaggio studio, o magari per uno di lavoro.

E poi c’è chi ha percorso questi (quasi) 10mila chilometri per mettersi al timone della "più grande nazionale della storia del calcio, che sarà ora guidata dal tecnico più vittorioso del mondo": ha usato queste parole la federazione brasiliana per annunciare il buon "Carletto" come nuovo allenatore.

Traguardi ne ha raggiunti a grappoli, ma questo va oltre ogni immaginazione per un ragazzo che a 36 anni guidava la "sua" Reggiana in Serie B con un cappellino d’altri tempo: in Brasile il calcio è una religione.

Nel mirino c’è la coppa più prestigiosa di tutte, quella tutta dorata che ai verdeoro manca dal 2002: il tentativo avverrà l’anno prossimo, quando dall’11 giugno al 19 luglio gli occhi del mondo saranno tutti su Canada, Messico e Stati Uniti, sedi del prossimo Mondiale.

Prima c’è da strappare il ticket per la competizione: nel girone sudamericano mancano quattro turni, e il Brasile giocherà con l’Ecuador il 6 giugno (poi l’11 il Paraguay, e a settembre Cile e Bolivia).

Quella brasiliana è l’unica a non aver mai saltato un Mondiale, ed è l’unica ad averne conquistati 5.

Ancelotti timoniere dei pentacampioni: e dire che spesso ha dichiarato che come ha sofferto lo stress proprio alla Reggiana, non l’ha sofferto da nessun’altra parte. Nemmeno quando affrontava le finali di Champions League (cinque vittorie, a proposito di coincidenze), o quando vinceva i cinque (ancora lui…) più grandi campionati europei (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e Francia).

Ora: forse non sarà come giocare in casa propria, al "Giglio", e magari conquistare una promozione in Serie A (vedere gli almanacchi del 1996), ma anche guidare Vinicius e compagni al Maracana un pochino di stress e pressione (ed emozioni) dovrebbe accenderle.

Per ora Ancelotti è concentrato sul finale di campionato col suo Real Madrid. "Oggi il mio problema è che devo parlare di cose di cui non voglio parlare perché sono l’allenatore del Real Madrid e devo rispettare il mio ruolo".

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