Carpi, Cortesi si ripete. La salvezza ora è blindata

I biancorossi battono la Vis Pesaro in rimonta e ora possono guardare ai playoff. La firma è d’autore: dopo la doppietta in Toscana ecco il gol che vale i tre punti.

di DAVIDE SETTI
8 marzo 2025
Una fase della vittoria del Carpi in casa con la Vis Pesaro (foto Corradini)

Una fase della vittoria del Carpi in casa con la Vis Pesaro (foto Corradini)

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vis pesaro

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CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Rossini, Zagnoni, Panelli, Rigo; Mandelli, Contiliano (11’pt Campagna, 41’st Calanca), Amayah; Puletto (41’st Figoli); Cortesi (41’st Casarini), Sall (26’st Gerbi). A disp. Lorenzi; Theiner, Verza, Cecotti, Visani, Saporetti, Stanzani, Fossati. All. Serpini.

VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Di Renzo (22’st Zoia); Peixoto (37’st Lari), Pucciarelli, Di Paola, Cannavò (6’st Tavernaro); Orellana (22’st Paganini); Nicastro, Okoro (37’st Raychev). A disp. Pozzi, Mariani, Tonucci, Bove, Ceccacci, Schiavon, Obi. All. Stellone.

Arbitro: Gauzolino di Torino

Reti: 4’st Di Paola, 23’st aut. Coppola, 38’st Cortesi Note: paganti 600, abbonati 470. Ammoniti Puletto, Cannavò, Vukusic, Sall, Palomba. Angoli 5-6. Recupero 1’pt e 5’st

CARPI

Lo scalpo di una big mancava da un girone (2-1 sull’Arezzo) e il Carpi se l’è preso con la forza d’urto di una squadra che aveva voglia di regalare un’altra perla alla sua stagione. Il 2-1 in rimonta (prima vittoria della stagione da uno svantaggio) sulla Vis Pesaro vale come trequarti di salvezza, perché abbinato al -6 della Lucchese arrivato poche ore prima, proietta la squadra di Serpini a +11 sulla zona calda e soprattutto a -1 dai playoff, che da qui alla fine nelle ultime 8 giornate deve per forza diventare il nuovo obiettivo di una squadra che si è meritata l’applauso finale convinto del ’Cabassi’.

I primi 45’ viaggiano sul filo dell’equilibrio. La Vis Pesaro attacca altissima e la squadra di Serpini non riesce a giocare, costretta al lancio sistematico. Amayah e Arellana scaldano i due portieri da fuori, poi due fiammate Vis (tiro fuori di Nicastro, dotta di Okore deviata) esaltano la qualità della squadra di Stellone, mentre Serpini perde subito Contiliano per un guaio muscolare. Anche alzato da punta Cortesi, che svaria su tutto il fronte, è il più ispirato e Vukovic (20’) deve metterci il bagher, dall’altra parte è Sorzi a disinnescare un siluro da fuori di Di Paola. Nella ripresa lo shock potrebbe uccidere un elefante, perché l’arbitro si scorda di punire con la punizione in area il retropassaggio di Palomba a Vukusic e 2’ dopo Di Paola con una magia su punizione firma il vantaggio pesarese. Ma il Carpi sotto 1-0 sfodera la miglio reazione dell’anno. Rigo impegna subito Vukusic, poi Panelli sfiora il pari di testa, il tiro di Rossini viene murato da Coppola con la mano senza che l’arbitro fischi un rigore solare e Sall ancora di testa manda di poco fuori. La Vis è spalle al muro e da sinistra Rigo, servito da Amayah, mette dentro una palla testa che Coppola spedisce nella propria porta. Invece di accontentarsi del prestigioso pari spinge ancora (c’è Gerbi per Sall) e rischia anche qualcosa, ma Rossini mura Nicastro, poi Sorzi da due passi dice di no a Paganini su un corner velenoso, ancora Nicastro di testa manda fuori. Così arriva il capolavoro: Cortesi la difende e Mandelli gliela mette al bacio chiudendo un triangolo che precede la bordata di mancini che fa esplodere lo stadio. Il finale è infuocato, Nicastro e Palomba vanno vicini al pari ma a sorridere è il Carpi.

Davide Setti

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