Centro Erika Lavezzola: dalla Terza Categoria alla Promozione in tre anni

Il Centro Erika Lavezzola raggiunge la Prima Categoria in tre anni, puntando ora alla Promozione. Focus sul settore giovanile.

di UGO BENTIVOGLI
7 giugno 2025
Mister Andrea Balella portato in trionfo dai suoi ragazzi

Mister Andrea Balella portato in trionfo dai suoi ragazzi

Si erano dati cinque anni per arrivare in Prima Categoria, invece ce l’hanno fatta in tre. A questo punto, l’obiettivo del Centro Erika Lavezzola è la Promozione in due anni. E per una società affiliata soltanto nel 2021 è davvero tanto, anche perché all’inizio, nel 2017 il club era nato solo per lavorare sul settore giovanile. "Abbiamo iniziato con cinque Primi Calci – racconta il diesse e tra i fondatori, Paolo Pipitone – poi con la sparizione del Lavezzola abbiamo iniziato a far giocare i piccoli concittadini. Tre stagioni fa, su richiesta dei nostri giovani allenatori, abbiamo creato la prima squadra, iscrivendola al campionato di Terza. Torneo che abbiamo vinto subito al primo tentativo".

E dopo un anno di assestamento e un inizio non semplice del secondo, è arrivato il 2° posto, la vittoria nei playoff del girone M di Seconda e anche nella partita dei playoff regionali di Seconda con il conseguente quarto posto in lista di ripescaggio per la prima e la certezza aritmetica della promozione in Prima, visto che le prime 5 della graduatoria hanno l’assoluta certezza della salita nella categoria superiore. "Le cose non erano iniziate nel migliore dei modi – aggiunge Pipitone – non per i risultati, una vittoria e due sconfitte nelle prime tre giornate, ma per l’ambiente che si era creato. Noi non paghiamo nessuno se non piccoli rimborsi chilometrici per chi viene da più lontano e offriamo, come società, una cena a settimana alla squadra al nostro centro. Ma per vincere nei dilettanti devi creare l’ambiente giusto, così ho pensato che ci voleva un allenatore pratico di settore giovanile, visto che abbiamo tanti ragazzi sulla ventina e Andrea Balella è stato la prima scelta. Lui è stato bravissimo a far gruppo". Ora la Prima: "È un altro calcio, il pallone scotta: faremo qualche ritocco con quattro o cinque elementi di categoria superiore, ma sempre giocatori di Lavezzola che sposano il progetto. Siamo una società noprofit: quel che avanza a fine anno, lo distribuiamo a scuole e materne di Lavezzola".

u.b.

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