Cesena, bella vittoria ma solito neo. Si crea tanto ma si concretizza poco
Situazioni da rivedere anche in difesa: la Carrarese ha tirato una volta sola nello specchio e ha segnato

Il Cesena doveva vincere ed ha vinto. Questo conta per classifica, morale e obiettivi. Ma quanta fatica a portare a casa la vittoria per i soliti motivi che caratterizzano questo gruppo da un anno e mezzo. Non uccide il match, crea quantità industriali di occasioni da gol che sbaglia con una costanza da Nobel. Un difetto grave, costato la speranza di promozione la scorsa stagione quando a Lecco il Cesena avrebbe potuto travolgere la squadra di casa e invece la tenne in vita.
Oggi la storia sembra ripetersi senza che nessuno sia in grado di porvi rimedio. La Carrarese è squadra tosta, l’ha dimostrato mettendo alla frusta i bianconeri durante una ripresa in cui si è tremato non solo per il diluvio al Manuzzi. Se poi mettiamo in fila l’altro difetto congenito della combriccola, facciamo bingo. I toscani hanno centrato lo specchio della porta di Pisseri una sola volta e hanno segnato. A dire il vero l’avevano fatto un’altra volta, ma l’arbitro aveva benevolmente fischiato un secondo prima. E quindi emerge un’altra caratteristica da migliorare di questo gruppo, prende spesso gol nell’unico tiro in porta. Occasioni no, perché la Carrarese ne ha create almeno altre tre da urlo senza per fortuna centrare lo specchio. Quindi non si segna per quanto si crea, facilità smarrita dopo che Shpendi ha lasciato la compagnia, ai tempi delle sei vittorie consecutive coi gol a grappoli. Comunque vittoria importante, ma occorre guardare in faccia alla realtà con dati oggettivi.
Questa squadra dimostra di essere probabilmente la più forte di tutte pur mostrando difetti in difesa e in attacco che Toscano deve spicciarsi a mettere a posto. Ci si lamenta del brodo grasso? In fin dei conti l’attacco bianconero capeggia la fila coi 27 gol segnati, 6 in più del secondo, quello pescarese, e 10 in più di quello della capolista. Però Saber in almeno 2 occasioni e Corazza avrebbero potuto facilmente arrotondare il punteggio nel primo tempo evitando alla Mare la tremarella della ripresa. Vogliamo parlare poi del gol preso? Sciagurato Ogunseye a centrocampo, ma altri bianconeri concorrono con errori di posizione al gol di Di Gennaro, compreso il solito inesauribile De Rose che non ha chiuso sul cross basso di Simeri e probabilmente anche Pisseri, poco reattivo in uscita.
Vabbè, basta critiche, i tre punti sono arrivati e si sono centrati diversi obiettivi: si è tenuta a distanza una temibile concorrente alla lotta di vertice; si è tornati a vincere dopo due pareggini deludenti; si è accorciato sulla Torres, ancora distante 4 lunghezze ma con una partita in più. Settima vittoria su dieci partite, non male. Continuando con la media di 2,3 punti alla fine il totale sarebbe 87, una vetta da promozione certa, lo scorso anno la Reggiana chiuse a 81 e il Cesena con l’Entella a 79. Le altre big zoppicano come Pescara, Entella, Spal, ma anche Gubbio, mentre la Torres non ha più una marcia trionfale. Insomma, godiamocela perché le altre fanno peggio, con una unica, temibile eccezione, il Perugia.
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