"Chi è subentrato non ha inciso a Carpi"

C’è grande amarezza nel dopo gara del ’Cabassi’ per una sconfitta per certi versi incredibile. "Abbiamo giocato per 45’ sotto ai nostri livelli – spiega mister Cristian Serpini – perché abbiamo toccato la palla mille volte invece che giocare a un tocco come a Fidenza. Salvo solo la mezz’ora iniziale della ripresa, dove però devi segnare 4 reti, se concediamo noi 4 palle gol del genere prendiamo altrettanti gol vista la frequenza con cui ci segnano. Ma la cosa che mi ha deluso di più è stato vedere che dopo 1-1 nessuno è andato a prendere la palla per rimetterla subito al centro. E questo atteggiamento non può andare bene. Gli ingressi non hanno inciso? Sabato ho detto che avevo 15-16 titolari, ero sicuro, ma non è stato così in campo purtroppo. Probabilmente ho sbagliato anche io: ho tolto Arrondini perché giocavamo in contropiede e volevo sfruttare il palleggio di Tentoni, ma tutti quelli che sono entrati hanno dato troppo poco". Pe il Carpi è stata l’ennesima rimonta subita. "Abbiamo ancora una volta preso gol troppo facilmente – spiega – e la colpa è mia da dividere con i giocatori. Rinaldini aveva fatto due miracoli e poi nessuno ha chiuso sui tap in. Facciamo fatica a restare concentrati in area e i gol subiti sono una conseguenza della paura. Una grande squadra dopo aver subito l’1-1 va a cercare il 2-1, noi non l’abbiamo mai fatto. Ma la cosa che mi dispiace di più è aver sentito che la nostra curva ci ha incitato fino al 95’ e anche dopo il finale come se avessimo vinto, gli faccio i complimenti e l’amarezza più grande è verso di loro". Al fianco del tecnico c’era il ds Riccardo Motta. "Abbiamo sbagliato ancora l’atteggiamento – spiega – e su questo dobbiamo intervenire noi".

Davide Setti