Chiude il centro stile Mv Agusta: "Dipendenti a rischio licenziamento"

L’azienda motociclistica trasferisce incarichi e competenze a Varese, la Csu chiede un incontro al governo

di DONATELLA FILIPPI
11 marzo 2025
Timori per i lavoratori del centro stile Mv Agusta di San Marino (foto di repertorio)

Timori per i lavoratori del centro stile Mv Agusta di San Marino (foto di repertorio)

"Annunciata la chiusura del centro stile Mv Agusta, chiediamo un incontro urgente al governo per scongiurare i licenziamenti". La preoccupazione è quella manifestata dalla Federazione lavoratori industria della Centrale unitaria sindacale. "Il centro stile Mv Agusta ex Crc – spiegano dal sindacato –, di proprietà Ktm, ha informato le organizzazioni sindacali dell’apertura delle procedure di riduzione del personale, per le 22 persone attualmente occupate". Da qui la necessità di un confronto con il governo. "C’è forte preoccupazione – fanno sapere dalla Csu – per le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie e per la dispersione di un patrimonio dall’alto potenziale. Si tratta infatti di un’azienda storica, con quasi 40 anni di esperienza, le cui radici risalgono al noto centro ricerche Castiglioni (Crc)". Centro Stile Mv Agusta, situato a Valdragone, opera in un settore d’eccellenza, quello della progettazione e realizzazione di prototipi del prestigioso marchio di motociclette Mv Agusta.

Fondato nei primi anni ‘90, il Crc nacque quando Cagiva acquisì Ducati e affidò a Massimo Tamburini la progettazione dei nuovi modelli. Originario di Rimini, il designer e Castiglioni decisero di stabilire il centro stile a San Marino, anche grazie ai vantaggi fiscali offerti dalla Repubblica del Titano. Qui furono progettate alcune delle ultime Ducati sotto il marchio Cagiva, tra cui la Monster e la 916. Successivamente, con l’acquisizione di Mv Agusta da parte di Castiglioni, il Crc e Tamburini giocarono un ruolo cruciale nella creazione di modelli iconici come la F4 e la Brutale. Ora si apprende, e la notizia rimbalza da Varese, che il centro sarà trasferito alla Schiranna, sulle rive del lago di Varese. "Una decisione – spiegano dal quartier generale in riva al lago – presa da tempo e ora attuata per un motivo comprensibile: quello di una maggiore funzionalità data dalla contiguità del centro stile con le officine dove vengono creati i prototipi delle varie componenti e dove vengono assemblati e testati".

Il centro occupa 22 persone "la metà delle quali – spiegano dall’azienda – si trasferirà a Varese: un gruppo che comprende tutte le figure chiave a partire dai designer che pensano e progettano tutte le nuove soluzioni poi applicate sulle moto della Schiranna. Siamo attivi per permettere una ricollocazione ai lavoratori che non si sposteranno dalla Romagna alla Lombardia". Intanto, le Federazioni Industria hanno richiesto un incontro alle segreterie di Stato all’Industria e al Lavoro, "per sollecitare un intervento volto a scongiurare i licenziamenti annunciati e salvaguardare un settore d’eccellenza per la nostra Repubblica, il cui punto di forza risiede proprio nella professionalità dei dipendenti: designer, ingegneri, tecnici".

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