Città di Varese senza pace. Si riapre il caso De Paola
Calcio Serie D: la Corte d’Appello federale ribalta la sentenza a favore dell’ex tecnico. Disposti sei mesi di inibizione per l’ex presidente Amirante e un punto di penalizzazione.

Città di Varese senza pace. Si riapre il caso De Paola
di Cristiano Comelli
Il Tribunale Federale Nazionale gli aveva dato ragione. Ora, però, tutto è stato ribaltato da una sentenza della Corte d’appello Federale. La vicenda che ha opposto il Città di Varese al suo ex tecnico Luciano De Paola si arricchisce di un nuovo capitolo che toglie il sorriso all’ambiente biancorosso. La Corte d’Appello ha infatti disposto per l’ex presidente biancorosso Stefano Amirante sei mesi di inibizione dall’attività e per la società un punto di penalizzazione da scontare nell’attuale stagione sportiva. Accogliendo la sentenza con "estremo sbigottimento" , come si legge in una nota del sodalizio, il Cdv ha annunciato di voler fare valere le sue ragioni al Collegio di Garanzia del Coni.
Da dove nasce il tutto è presto detto. Le strade di De Paola e del Città di Varese cominciano a incrociarsi nella stagione 2022-23. L’idillio calcistico dura sino al mese di febbraio quando De Paola, in seguito alla sconfitta della squadra biancorossa contro il Breno, è messo alla porta e sostituito da Gianluca Porro. Tutto finito? Neppure per idea. Anzi, il muro contro muro prende inizio proprio a questo punto. De Paola sostiene infatti che alcuni pagamenti da parte della società per il lavoro svolto non gli siano pervenuti e porta la vicenda per vie legali. Il Cdv passa al contrattacco producendo la documentazione che attesta la regolarità dei pagamenti. Risultato: Amirante è prosciolto da ogni accusa e il Cdv non subisce alcuna penalizzazione.
La questione sembrerebbe chiusa qui, ma a quel punto parte il reclamo della Procura Federale. L’iniziale sentenza favorevole al Cdv è completamente ribaltata e la Corte d’appello Federale sancisce sei mesi di squalifica per Amirante e un punto di penalizzazione per il Cdv per l’attuale stagione. Ora resta da vedere a chi darà ragione il Collegio di Garanzia nel terzo capitolo della vicenda. Una storia che, certo , non mette serenità nell’ambiente impegnato in un campionato sinora disputato con un andamento discreto testimoniato dal nono posto con 17 punti e in grado di strizzare l’occhio all’alta classifica.
E’ la seconda volta nell’arco della stagione che il Cdv si trova coinvolto in un reclamo. In precedenza era stato l’Rg Ticino a sporgerlo sostenendo che i biancorossi avessero schierato tra i pali Enzo Cassano, a loro avviso tesserato irregolarmente. Alla fine il reclamo dei piemontesi è stato giudicato infondato e il Cdv è tenuto il punto conquistato con il 2-2 sul campo. Ora i biancorossi incrociano di nuovo le dita auspicando che anche questa volta vi sia il lieto fine.
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