Comacchiese, nuovo ciclo: "Lavorare senza proclami"
Calcio dilettanti, ieri il raduno a fari spenti. Il dg Farinelli: "Dopo due stagioni nelle quali tanti non hanno reso come ci si aspettava, stiamo coi piedi a terra".
È cominciata ieri una stagione caratterizzata da grandi cambiamenti per la Comacchiese 2015: nuovo allenatore, Luigi Candeloro, tanti giocatori nuovi con ben 11 innesti. Le ultime due stagioni, non propriamente soddisfacenti, hanno spinto la dirigenza lagunare a un cambiamento netto, come spiega il dg Alessandro Farinelli: "Abbiamo lavorato molto, ma sarà poi il campo a dire come. Anche nelle ultime due stagioni pensavamo di aver allestito delle rose all’altezza e invece poi tanti non hanno reso per quanto ci si aspettava, quindi ce l’abbiamo messa tutta per migliorare, ma stiamo coi piedi per terra". La Comacchiese non può però partire senza ambizioni: "La storia e il blasone della nostra squadra ci spingono a voler essere sempre protagonisti, ma deve filare tutto liscio, ci vuole un po’ di buona sorte e un giusto atteggiamento". Da qui anche la decisione di puntare maggiormente sul mercato romagnolo: "Grazie al ds Rocco Cotroneo, che ben conosce il calcio della Romagna, ci siamo rivolti a questo mercato dove ci sono tanti giocatori esperti e grandi lottatori". Partirà dunque un nuovo ciclo, che però non vuole prescindere dai giovani locali: "Abbiamo confermato i nostri giovani che si spera abbiano acquisito maggior esperienza e giocatori come Centonze e Luciani che sono del nostro territorio". Ieri quindi il raduno, che prelude a una fase di allenamenti prima delle amichevoli di preparazione: mercoledì 7, ore 20, arriverà al Raibosola il Reno Sant’Alberto; poi sabato 10, 17.30, arriverà il Solarolo; si andrà quindi a Medicina il sabato successivo con inizio previsto per le 18 fino alla sgambata pre-coppa del 21 Agosto col Codigoro, ancora al Raibosola, alle ore 20. "Ora abbiamo una fase di conoscenza, che sarà importantissima, con il nostro allenatore che è un uomo molto preparato sotto tutti i punti di vista, di poche parole, ma molto determinato. Poi la parola al campo".
Cinzia Boccaccini
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