Il Como mette la sesta: Cagliari battuto in rimonta 3-1

I lariani vanno in svantaggio al 22' grazie alla rete segnata da Adopo con la decisiva complicità di Reina, ma poi la ribaltano con le reti di Caqueret e Strefezza. Nella ripresa il tris di Cutrone

di Redazione Sport
10 maggio 2025
L'esultanza del Como

L'esultanza del Como

Como, 10 maggio 2025 – Non si ferma la corsa del Como di Cesc Fabregas che stende anche il Cagliari 3-1 e allunga a sei la storica striscia di successi di fila nel massimo campionato. Una vittoria maturata in rimonta, perché il Cagliari, pur soffrendo sin dalle battute iniziali, al 22’ è passato in vantaggio grazie al tiro di Adopo che Pepe Reina si è lasciato sfilare sotto il corpo. Immediata è però arrivata la reazione dei padroni che tra il 40 e il 47’ hanno assestato un micidiale uno-due ribaltando il risultato e l’inerzia del match: a firmare il pari con un morbido pallonetto sull’imbeccata in profondità di Perrone ci ha pensato Caqueret. In pieno recupero, poi, il sorpasso firmato da Strefezza che, pur scivolando, è riuscito a disegnare una traiettoria perfetta che si è insaccata sotto la traversa. Le cose sono però cambiate nella ripresa, quando il Cagliari ha provato a cambiare passo alla ricerca di un gol che ha sfiorato in più occasioni. Una speranza definitivamente naufragata al 77’ quando Cutrone, scattato sul filo del fuorigioco sull’imbucata perfetta di Nico Paz, ha trafitto Caprile con il mancino mettendo a segno il definitivo 3-1.  

Caqueret e Strefezza ribaltano il vantaggio di Adopo

I padroni di casa prendono subito in mano le redini del gioco con un giro palla fluido e tanta sicurezza, facendosi vedere dalle parti di Caprile già al 6’ con la botta dal limite che il portiere degli isolani devia in corner di riflessi. La risposta dei rossoblù è decisamente repentina perché al 7’ Viola – rimasto a terra per un colpo duro al naso ad inizio match – fa vedere di essersi completamente ristabilito con un diagonale mancino che sfila sul fondo di pochissimo. Un guizzo che non sembra comunque per scompaginare la personalità dei lariani nell’imbastire precise trame di gioco. Al 22’ gli uomini di Fabregas si rendono però protagonisti di un pasticcio: da una palla persa sulla trequarti avversaria, nasce infatti la veloce ripartenza dei rossoblù, che porta Adopo al gol con la complicità decisiva di Pepe Reina, il quale si lascia passare il pallone sotto al corpo sul tiro sul primo palo del francese. Una doccia gelata da cui il Como sa comunque riprendersi con grande prontezza e con la maturità acquisita in questi mesi: i lariani reagiscono immediatamente e al 27’ sfiorano per ben tre volte il pari prima con Vojvoda – che manca l’appuntamento con il pallone a porta praticamente sguarnita su cross dall’out mancino di Strefezza – e poi con le conclusioni nel cuore dell’area di Douvikas e Kempf, sulle quali si immola in maniera determinante Augello. Senza fortuna anche la botta di Nico Paz dalla distanza pochi istanti più tardi, ma il match è un monologo del Como – conclusione di Piccoli, ribattuta questa volta con prontezza da Reina, a parte – e il pari è comunque dietro l’angolo, tanto da arrivare al 40’ al culmine di un’azione tutta di prima in verticale: Perrone innesca Caqueret che scatta sul filo del fuorigioco e supera Caprile con un pallonetto perfetto. Lo show degli uomini di Fabregas non è però finito perché in pieno recupero, pur scivolando nei pressi dell’intersezione delle linee che delimitano l’area di rigore, Strefezza disegna una traiettoria velenosissima che si infila a giro sotto la traversa e beffa un Caprile ancora incolpevole per il 2-1 biancoblù di fine primo tempo.

Cutrone cala il tris al 77’ e chiude i conti

Dopo l’intervallo, il Cagliari prova a reagire e ritorna rettangolo di gioco con rinnovato furore agonistico, cercando di farsi vedere dalle parti di Reina con una punizione battuta in posizione invitante da Viola, che termina però ampiamente fuori dallo specchio della porta lariana. Ben più vicino al pari ci va Piccoli al 58’ quando, su un traversone di Luvumbo, non viene marcato bene in piena area di rigore ma di testa impatta male il pallone che sfila sul fondo. Fabregas intuisce il momento di apnea dei suoi e prova a dare energia con gli innesti di Cutrone, Van der Brempt ed Engelhardt, mentre Nicola si gioca le carte Deiola e Felici. Anche dopo i cambi, è il Cagliari a continuare a spingere alla ricerca di un pari che Luvumbo sfiora con un sinistro a giro che sorvola la traversa avversaria. Dall’altra parte il Como, pur con meno spunto e brillantezza rispetto al primo tempo, prova a resistere all’impeto dei rossoblù – che con l’ingresso di Pavoletti passano di fatto al 4-2-4 – e al 77’ in ripartenza chiude i conti grazie a Patrick Cutrone che, sull’imbucata perfetta di Nico Paz, scatta sul filo del fuorigioco come Caqueret in occasione dell’1-1 e con il mancino supera Caprile per il 3-1 che fa partire con anticipo i titoli di coda del match. Nel finale, infatti, ai biancoblu basta gestire il doppio vantaggio – rischiando qualcosa di troppo solo sul diagonale di Marin che sfila sul fondo di poco e sfiorando a sua volta il poker con Cutrone prima e Nico Paz poi – per poter festeggiare il sesto sigillo di fila. Il tabellino: Como (4-3-3): Reina; Vojvoda (dal 62’ Van der Brempt), Goldaniga, Kempf, Valle (dall’83’ Moreno); Caqueret (dal 62’ Engelhardt), Perrone, Da Cunha (dal 74’ Fadera); Strefezza, Douvikas (dal 61’ Cutrone), Nico Paz. All. Fabregas Cagliari (3-4-1-2): Caprile; Zappa (dal 61’ Felici), Palomino, Obert; Zortea, Makoumbou (dal 79’ Marin), Adopo (dal 72’ Pavoletti), Augello; Viola (dal 61’ Deiola); Luvumbo (dal 79’ Gaetano), Piccoli. All. Nicola. Marcatori: Adopo (Cagliari 22’), Caqueret (Como 40’), Strefezza (Como 45’+2’), Cutrone (Como 77’). Note – Ammonizioni: Caqueret (Como), Adopo (Cagliari), Pavoletti (Cagliari), Piccoli (Cagliari). MATTEO AIROLDI

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