Dalla Coppa buoni segnali per il campionato: "Sappiamo soffrire mantenendo la lucidità"
Il Pontedera verso l’esordio. Il ds Zocchi: "Si inizia a vedere il lavoro dell’allenatore sull’attenzione e sui movimenti in fase difensiva"
Da Avellino a Legnago, dalla Coppa al campionato. Tutto in 8 giorni. E’ ormai in corso il conto alla rovescia per l’inizio del torneo di Serie C, ma i segnali ricevuti dalla notte avellinese sono incoraggianti. Moreno Zocchi, direttore sportivo del Pontedera, analizza così il momento dei granata: "Le due gare di Coppa, con la Pianese e l’Avellino hanno dimostrato che siamo una squadra che riesce a soffrire pur mantenendo lucidità nell’aspetto difensivo. Senza dubbio ci hanno aiutato le belle prestazioni dei due portieri (Tantalocchi è stato più volte decisivo contro i senesi, Calvani contro i campani, ndr) e di questo c’è solo da essere contenti. Probabilmente se avessimo preso gol in quelle circostanze le partite sarebbero andate in modo diverso, però la reazione avuta con l’Avellino fa pensare che avevamo solo bisogno di sbloccarci, perché dal momento in cui abbiamo preso in mano la partita abbiamo giocato con grande personalità contro un avversario difficile. Da lì in poi si sono visti grandi segnali positivi sotto tutti gli aspetti, prima, invece, proprio per una questione mentale c’erano molti timori di giocare la palla. Timori che poi sono spariti in un attimo". Il fatto che entrambe le gare di Coppa abbiano avuto quale comun denominatore un primo tempo lasciato al possesso-palla avversario, Zocchi lo legge in questo modo: "Secondo me contro la Pianese è stato anche un problema fisico, i nostri avversari erano più brillanti. Ad Avelino invece ci siamo scontrati con una squadra che in questo momento è molto più avanti di noi, molto più esperta. Però la reazione che c’è stata, è stata quella di una squadra che sa dove vuole arrivare. Nel momento in cui ci siamo scrollati di dosso la responsabilità di riuscire a tenere il risultato e fare di tutto per non prendere gol, abbiamo tirato fuori le nostre qualità e da quel momento in poi la squadra mi è piaciuta tanto. E’ chiaro però che c’è ancora molto da lavorare sull’atteggiamento che abbiamo avuto nel primo tempo".
"Comunque – conclude il direttore granata - si inizia a vedere il lavoro dell’allenatore, che sta puntando molto sull’attenzione e sui movimenti della fase difensiva. Contando anche sulla bravura dei due portieri, si è fatta una fase difensiva importante in entrambe le gare. C’è quindi da essere moderatamente soddisfatti, ma so già che quello che ci aspetterà da sabato a Legnago in poi sarà tutta un’altra storia. Se non altro perché in certe partite dovrai cercare di imporre il tuo gioco, mentre in altre sarai costretto dall’avversario a stare nella tua metà campo. Però la personalità che abbiamo messo quando ci siamo scrollati di dosso le grandi responsabilità che ci eravamo messi addosso da soli, fa ben sperare".
Stefano Lemmi
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