Derby della Ravegnana, le storie. Da bomber Magheri al prof Landi. Novantanove sfide da amarcord
Domenica va in scena la numero 100, con un bilancio di vittorie (39 a 33) più favorevole ai galletti. La prima partita si giocò in piazza d’armi nel 1913. Tanti i personaggi che hanno indossato entrambe le maglie.

Domenica va in scena la numero 100, con un bilancio di vittorie (39 a 33) più favorevole ai galletti. La prima partita si giocò in piazza d’armi nel 1913. Tanti i personaggi che hanno indossato entrambe le maglie.
Domenica al ‘Morgagni’ andrà in scena il derby numero 100 della Ravegnana. I 99 fin qui giocati hanno, ciascuno, una storia da raccontare, un personaggio da mettere in vetrina, un episodio da ricordare. Anzitutto, il bilancio complessivo delle sfide giocate in campionato, che parla a favore del Forlì, capace di vincerne 39. Al Ravenna ne sono andati 33, mentre i pareggi sono stati 27. Ironia del destino, il primo derby coincide con la prima partita del Ravenna di cui si abbia notizia.
Sul ‘Ravennate’ del 20 aprile 1913 si dava appuntamento alle 16, in piazza d’armi, per una partita contro il Foot-Ball di Forlì. Tra l’altro, quel match amichevole, di cui non si hanno altri dettagli, segna convenzionalmente la data di fondazione del calcio ravennate. Il primo derby ‘vero’ si giocò invece 105 anni fa, il 4 aprile 1920, valido per la ‘Targa Romagna’, e il Forlì lo vinse 3-0. Ma la prima sfida che entra ufficialmente nei ‘bilanci’ è quello del campionato di Promozione 20-21, Ravennate-Forti e Liberi Forlì 1-0. Fra i vari personaggi che hanno animato il calcio nelle due città, c’è senz’altro Silvano Magheri, centravanti fiorentino classe ’33 dalle grandi doti fisiche, specialista nel gioco aereo e acrobatico. Giocò due anni a Ravenna e due a Forlì.
Con la Sarom Ravenna, contribuì a vincere il campionato di IV serie 56-57, segnando 30 gol in 29 partite, alla straordinaria media di oltre un gol a partita. Il derby di andata, che il Ravenna vinse 3-0 alla Darsena, Magheri non lo giocò perché infortunato. Al ritorno finì 0-0. L’anno successivo, in serie C, Magheri fu di nuovo protagonista con 19 reti in 28 partite, portando la Sarom ad un passo dalla promozione in B. L’approdo al Forlì avvenne, dopo 4 stagioni con Trapani, Sambenedettese e Biellese, nella stagione 62-63. Stagione in chiaro scuro, chiusa con un bottino di 9 reti (una anche nel derby vinto 5-2 in trasferta dai giallorossi) in 25 gare e una salvezza risicata a braccetto col Ravenna. L’anno successivo, sempre in C, fu il Forlì a sfiorare la promozione, chiudendo al 2° posto.
Magheri – scomparso nell’ottobre del 2014 – collezionò 34 presenze, firmando 13 reti, compresa quella su rigore dell’1-1 a Forlì. Altro personaggio trasversale è l’indimenticato Giampaolo Landi, classe 1937, scomparso nell’ottobre 2020. Centrocampista di buon livello con la maglia biancorossa tra il 1959 e il 1962, anche in serie C, era il professore. Titolo accademico che si era guadagnato non per meriti sportivi, ma perché era veramente professore di matematica, prima alle medie, poi al Classico e infine all’Aeronautico di Forlì. Fu per molti anni allenatore di Forlì (in serie C2 nell’83-84), Riccione, Faenza, Senigallia e Russi tra gli anni 70 e 90. Ha scritto la storia del Ravenna di Carlo Saturno Bucci, portando i giallorossi dalla Promozione alla C2. A Gubbio è stato un idolo per aver condotto per la squadra alla storica promozione in serie C nel 1987, vincendo lo pareggio col Poggibonsi a Perugia davanti a 22mila spettatori. In epoca recente, l’allenatore per antonomasia della sfida Forlì-Ravenna è Massimo Gadda, tecnico che vanta il maggior numero di derby (9) di cui 6 sulla panchina del Ravenna e 3 su quella del Forlì, al pari di Domenico Bosi, lo storico allenatore della Sarom dal ’54 al ’58 (anche in tandem con Giacinto Ellena), poi ancora dal ’60 al ‘62. A quota 8 seguono Alfredo Mazzoni (Ravenna) e Libero Zattoni (Forlì).
Roberto Romin
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