Diallo "La mia grinta nasce dalla sofferenza"

Ufficializzato l’arrivo della nuova punta del Ravenna, che si racconta: la crescita in Africa, la prigionia in Libia, la traversata. Poi il sogno

14 dicembre 2023
Diallo "La mia grinta nasce dalla sofferenza"

Diallo "La mia grinta nasce dalla sofferenza"

Con l’arrivo di Cherif Diallo, il Ravenna ha dato forma concreta alle ambizioni di promozione. Presa coscienza che la formazione giallorossa ha le carte in regola per vincere la concorrenza (oppure, presa coscienza dell’assenza di un avversario in grado di ‘spaccare’ il girone), ora, la rosa di mister Gadda ha tutte le opzioni offensive disponibili. Mancava una ‘prima punta’? Da ieri, c’è. Sulla carta, i problemi in zona gol, evidenziati nelle ultime 3 gare, finite tutte 0-0 contro avversari di rango (Forlì), ma anche modesti (Progresso e Borgo San Donnino), dovrebbero essere risolti.

Senza Pavesi, e con Tirelli non al 100% dopo il mezzo spavento di Certaldo, Diallo debutterà verosimilmente sabato, nel match casalingo che il Ravenna (alle 17) giocherà contro il fanalino di coda Borgo San Donnino. Ventisei anni, liberiano di Monrovia come l’ex giallorosso Zizi Roberts, passato alla storia per il gol del 4-2 corsaro al San Paolo nel 98-99, Diallo arriva dalla Clivense di serie D, dove quest’anno ha segnato 3 reti in 15 gare. "In Liberia ho iniziato da ragazzo nella squadra della scuola, poi ho giocato in B, prima di partire per il lungo viaggio di 2 anni che mi ha portato in Italia. Quando sono arrivato in Italia non avevo i documenti, quindi ho dovuto iniziare nel campionato Uisp. Ottenuto il permesso di soggiorno ho fatto un provino con la Fezzanese di serie D, ma, al 2° giorno di allenamenti, mi sono infortunato gravemente al ginocchio. Dopo l’operazione, per recuperare, mi hanno girato in prestito in Prima categoria al Ceparana, segnando 17 reti. Tornato alla Fezzanese, ho debuttato in D. Ho giocato nella Sanremese, poi al Derthona, dove ho segnato 20 reti, meritandomi per 3 volte la convocazione in nazionale, evento straordinario per un giocatore di serie D". L’anno scorso, Diallo si è diviso fra Arezzo e Prato: "Alla mia prima partita col Prato, ho segnato nel 3-1 con cui abbiamo battuto il Ravenna, anche se in realtà sfruttai l’errori di Magnanini".

Il neo giallorosso è entrato in punta di piedi nello spogliatoio di Glorie: "Anzitutto mi metto a disposizione di una squadra che sta già facendo molto bene. Essere primi in questo girone è molto significativo. Il mio scopo è dare una mano alla squadra per realizzare il sogno che tutti vogliamo, e non certo quello di rubare il posto a qualcuno che c’era prima di me. Vogliamo arrivare primi e conquistare la promozione. Le mie caratteristiche tecniche? Anzitutto mi piace fare gol. Mi è congeniale attaccare la profondità e usare il mio fisico. Ho sostenuto un paio di allenamenti col gruppo, e mi sono trovato subito a mio agio. La squadra gioca e si diverte, fa le cose per bene, quindi non vedo l’ora di scendere in campo, se ce ne sarà bisogno".

La voglia di emergere di Diallo, come specificato in una precedente intervista, viene da lontano: "In Liberia, dopo 2 guerre civili e l’epidemia di ebola, non è stato facile crescere. Il calcio ha sempre fatto parte della mia vita; giocavo nelle strade del mio quartiere con gli amici. Qualcuno disse a mio padre che avevo talento. Purtroppo, in Africa, questo non basta. Sono cresciuto sognando di diventare un professionista. Ho lasciato Paese e famiglia, poi la prigionia in Libia e la traversata in mare. La mia determinazione nasce proprio da quella sofferenza ed è per questo che, ogni volta che scendo in campo, do il massimo, perché so da dove vengo e dove voglio arrivare".

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