E Bianco disse: "Ora la vinciamo" Pressing e Manconi, ecco la rimonta
Così i gialli sono usciti dalle difficoltà al ’Marulla’ aspettando che il Cosenza sfogasse la foga agonistica .

di Alessandro Troncone
C’è un momento, ben preciso, dopo il quale Paolo Bianco può effettivamente dire di aver avuto ragione quando, girandosi verso Pippo Pensalfini si è lasciato andare la frase: "La vinciamo". Siamo intorno al 25’ del primo tempo, il Cosenza progressivamente esaurisce l’enorme spinta offensiva che aveva fruttato il gol di Tutino. Fino a quel momento il Modena ci aveva capito ben poco, la manovra faticava ad essere fluida e Zaro e Pergreffi si affidavano a qualche lancio lungo di troppo. Ma lo sfogo doveva pur passare e nonostante il gol subito ad un certo punto i gialli hanno alzato il baricento, aumentato i giri del motore del pressing alto. È il prezzo da pagare contro squadre che fanno dell’agonismo e della tecnica rapida (attenzione, il Cosenza dalla cintola in avanti è una signora formazione), serve resilienza e probabilmente al Modena di Bianco è tornata in mente la caratteristica che fu spesso del Modena di Tesser, ovvero la capacità di saper passare la burrasca cadendo quasi sempre in piedi.
Se si vince così, sono bei segnali. Anche nel secondo tempo il ritornello non è cambiato di molto fino all’urlo dei 64 modenesi presenti in Calabria al gol di Abiuso, seppur il Cosenza sia stato meno efficace rispetto al primo tempo e l’occasione più clamorosa sia stata collezionata da Palumbo con ringraziamenti speciali a Manconi. A proposito, se due indizi non fanno una prova, tre sono una certezza. Dopo Genova e Ascoli, l’ex Albinoleffe ha nuovamente fatto capire le motivazioni per le quali Bianco non sta rinunciando a lui. Manconi garantisce, al momento, un dettaglio fondamentale per il gioco del Modena: la profondità. Perché è lui, in primis, ad andarsela a cercare in maniera molto intelligente, conscio di poter sfruttare le sue doti fisiche, palla al piede e l’azione che ha portato all’assist per Palumbo ne è un esempio a dir poco lampante. Ruotano intorno a lui gli altri uomini dell’attacco. Strizzolo ha già vestito i panni di bomber, Bonfanti troverà la condizione, Falcinelli entra ed è bravissimo a gestire il pallone, Abiuso ha già realizzato il sogno del primo gol in serie B a 20 anni con la maglia della sua squadra. E il Modena si gode sei punti in 4 giorni, senza dimenticare che a Cosenza aveva vinto solo due volte nella storia. Nel 1962 e nel 2001, in questa ultima circostanza col medesimo risultato di martedì sera. Il destino ha voluto che quelle due vittorie fossero antipasto delle due promozioni in A ottenute al termine delle rispettive stagioni. Senza voler esagerare coi paragoni, si può comunque dire che comincia a fare un certo effetto e mette una certa curiosità quanto il Modena di Bianco ha iniziato fare.
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