È un Forlì ancora a due velocità. In casa è una big, in trasferta no

Domenica scorsa la conferma col pari di San Mauro. E la prossima c’è la visita al pericolante Certaldo

di MARCO LOMBARDI
17 gennaio 2024

È un Forlì ancora a due velocità. In casa è una big, in trasferta no

Il pareggio a reti inviolate maturato domenica al ‘Macrelli’, casa stregata della Sammaurese, ha confermato l’andamento a due velocità del ‘treno’ Forlì: in casa lanciato a folle velocità, lontano dal ‘Morgagni’ in ritardo sulla tabella di marcia. Scorrendo i numeri si evince, infatti, che il Galletto è secondo per rendimento interno (22 i punti totalizzati, frutto di 7 vittorie e 1 pareggio a fronte di 2 ko), dietro alla capolista Ravenna (25 mattoncini, solo il Progresso è uscito indenne dal ‘Benelli’), ma addirittura ottavo, quindi fuori anche dal perimetro playoff, nella speciale graduatoria dedicata al ruolino di marcia esterno (appena 13 punti, portato di 3 successi e 4 ‘x’, a fronte di 2 sconfitte). Per intenderci, il Forlì versione export ha racimolato meno punti non solo di tutte le altre big del campionato, ma anche di compagini accalcate nella terra di mezzo o che persino sgomitano nel ventre molle della classifica. Meglio dei biancorossi hanno fatto: Corticella (24), Victor San Marino (21), Lentigione (20), Ravenna (17), Sant’Angelo (15), Aglianese e Imolese (14).

Ergo a frenare la corsa del Forlì al primo posto, l’unico che conta veramente, sono stati finora i troppi punti lasciati per strada di là dai confini cittadini. A cominciare dal clamoroso flop (2-1) all’albeggiare del campionato, durante la reggenza della meteora Martini, rimediato in casa di un Progresso fresco di ripescaggio dall’Eccellenza e raffazzonato in tutta fretta; ko sanguinoso cui fece seguito, peraltro, il rovescio casalingo (0-3) con la Sammaurese, un film già visto da queste parti, sfociato nel siluramento a scoppio differito del tecnico di Gradara.

La ‘cura’ da cavallo somministrata dal successore, Mauro Antonioli, accorso al capezzale del Galletto dopo tre giornate di campionato, ha subito sortito benefici influssi, ma le convincenti prestazioni offerte (anche) in trasferta dai biancorossi non sempre sono state ripagate dai tre punti che la squadra avrebbe meritato; il riferimento è alle sfide di Imola, Prato e Lodi, nelle quali il combinato disposto di errori, ingenuità e sfortuna ha impedito al Forlì di fare un pasto completo. Va da sé che un Galletto corsaro su almeno un paio di questi campi, avrebbe spalancato la porta a ben altri discorsi... Ma il campionato è ancora lungo.

Nel mentre, domenica si profila all’orizzonte una nuova trasferta, abbordabile e da capitalizzare: il Forlì punterà il navigatore sulla ridente Certaldo, terra di poeti e allenatori – ha dato i natali a Giovanni Boccaccio e ‘Big’ Luciano Spalletti – per vedersela con i padroni di casa, ingabbiati nei bassifondi della classifica ma vivi e vegeti, comunque distanti dallo stereotipo della squadra materasso.

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