Eccellenza Una Massese bella ma solo a metà: "Nel primo tempo ci siamo fatti male da soli"

Pisciotta analizza il pari nel derby contro il Real Forte Querceta: "Recuperiamo tanti palloni ma abbiamo troppo fretta di giocarli"

di ALESSANDRO SALVETTI
22 ottobre 2024
Eccellenza Una Massese bella ma solo a metà: "Nel primo tempo ci siamo fatti male da soli"

L’attaccante della Massese Massimo Goh (. Foto Paola Nizza

Una partita a due facce per la Massese, che domenica al Vitali ha concesso i primi 45 minuti al Real Forte Querceta, dominando invece la seconda frazione, nella quale ha costruito alcune occasioni per poterla anche vincere e rischiato comunque di concedere gol all’unico affondo avversario. Un bilancio positivo solo in parte, quindi, per il tecnico bianconero Massimiliano Pisciotta: "Nel primo tempo – ha commentato nel post gara – siamo rimasti negli spogliatoi e ci siamo fatti del male da soli. Non riuscivamo ad uscire da dietro, mentre a centrocampo e in attacco eravamo in balia degli avversari anche se sapevamo che avrebbero giocato molto in verticale coinvolgendo gli esterni e abbiamo preso nuovamente gol su un pallone buttato in area da cinquanta metri. Nell’intervallo ho fatto i due cambi – Goh e Bertipagani per Vignali e Mapelli e passaggio dal 4-3-3 iniziale al 3-5-2 – e detto ai ragazzi solo di cambiare un po’ la musica. Nel secondo tempo infatti avevamo un piglio diverso e il pareggio è arrivato dopo poco".

Con il cambio di modulo gli apuani hanno creato tanto e messo le tende nella metà campo dei versiliesi senza però riuscire a trovare il gol del sorpasso. A mancare, secondo l’allenatore zebrato, è stata la precisione nell’ultimo passaggio per via di una fretta immotivata: "Non è una questione di modulo – ha proseguito –, perché il 4-3-3, il 3-5-2 sono solo numeri. La nostra è una squadra che stando alle statistiche recupera moltissimi palloni e una volta che li abbiamo recuperati abbiamo subito fretta di giocarli e di provare ad attaccare. Noi in realtà siamo costruiti per far girare la palla e manovrare per liberare i nostri solisti. Sbagliamo nella gestione di alcune situazioni e perciò non riusciamo a sfruttare diverse occasioni e su questo c’è ancora da lavorare. Non abbiamo pressioni né da parte della società, né dalla stampa, né dai tifosi, quindi non mi spiego questa frenesia e questi blackout che ogni tanto ci capitano".

E quando non si sfruttano le occasioni, il rischio è quello di concedere agli avversari palle gol che possono rovinare le partite come accaduto al 27’ della ripresa, quando Micchi ha graziato i bianconeri lisciando da zero metri e a porta sguarnita il pallone del nuovo vantaggio nerazzurro. "Abbiamo rischiato grosso in quella circostanza – ha detto il tecnico –. Sarebbe stata una beffa, ma alla fine è venuto fuori un pari giusto, che ci teniamo stretto".

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