Edoardo Colombo, eroe del San Marino Stadium nonostante i quattro gol subiti

Il portiere della Nazionale del Titano, Edoardo Colombo, acclamato per le sue parate contro l'Austria nelle qualificazioni Mondiale 2026.

di MARCO LOMBARDI
12 giugno 2025
Il portiere della Nazionale del Titano, Edoardo Colombo, acclamato per le sue parate contro l'Austria nelle qualificazioni Mondiale 2026.

Il portiere della Nazionale del Titano, Edoardo Colombo, acclamato per le sue parate contro l'Austria nelle qualificazioni Mondiale 2026.

Può un portiere incassare quattro gol, rischiare di subirne almeno altrettanti e, ciononostante, uscire dal campo acclamato dal pubblico? Sì, se ti chiami Edoardo Colombo e difendi i pali della Nazionale del Titano.

Il 24enne estremo difensore, in scadenza con il Forlì e nipote d’arte – nonno Antonio, rubizzo 87enne, fu elegante libero del Galletto, in serie C, negli anni 60 –, si è reso protagonista di una serie di interventi prodigiosi grazie ai quali ha contenuto il passivo e stregato i 3.075 spettatori che martedì sera hanno gremito gli spalti del ‘San Marino Stadium’ per assistere alla gara contro l’Austria, valevole per la quarta giornata delle qualificazioni al Mondiale 2026.

In una serata impregnata di mestizia – gli ospiti sono scesi in campo con la morte nel cuore a causa della terribile carneficina avvenuta in una scuola di Graz – e malgrado un avvio da incubo dei titani, sotto di 4 gol dopo nemmeno mezz’ora di gioco, Colombo ha rapito la scena, in particolare nella ripresa, nella quale ha intercettato una punizione di Sabitzer e disinnescato in rapida successione le mine di Querfeld e Grüll.

Ma è stato al minuto 83 che il numero uno del Titano ha sublimato una prestazione già importante, concedendosi il lusso di rintuzzare, con la complicità della traversa, il rigore calciato da Marko Arnautovic, capitano austriaco nonché attaccante dell’Inter e già autore nella serata di una doppietta, scatenando il boato del pubblico di casa. Il calcio è pure questo: storie di riscatto ed esaltazione effimera.

Giunto a Forlì da svincolato nel novembre 2024, Colombo ha mangiato polvere e panchina (179 i suoi minuti in campo in D, spalmati su 2 gettoni, senza subire gol), coprendo le spalle al più giovane Martelli, senza mai questionare, e assistendo con gli occhi del gregario al trionfo biancorosso. La Nazionale ora l’ha ricompensato con una fetta di gloria tutta per lui.

Marco Lombardi

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