Forlì, a San Mauro il derby speciale di Protti: "Sarà un’emozione. E in palio punti pesanti"
Per quindici anni a capo dei giallorossi, il diesse dei galletti domenica sarà al ‘Macrelli’ per la prima volta da avversario
Il più ex di tutti gli ex. Cristiano Protti, da quest’anno direttore dell’area tecnica del Forlì, domenica affronterà per la prima volta nella sua tana la sua ‘creatura’: quella Sammaurese che proprio lui, in quindici anni da padre-padrone, ha portato stabilmente in un palcoscenico nazionale qual è la serie D partendo dalla Prima Categoria.
Che effetto le farà, Protti, tornare allo stadio Macrelli da ‘nemico’?
"Considero San Mauro casa mia. E’ chiaro che tornando da rivale l’emozione sarà speciale. Per noi fra l’altro quella di domenica sarà la partita più importante finora dell’anno. Se riusciamo a passare su un campo dove il Forlì non vince da tanto tempo potremo guardare con molta fiducia al futuro".
Un match molto sentito anche dai tanti giocatori che hanno vestito entrambe le maglie.
"Nella Sammaurese, che penso si salverà tranquillamente, ci sono giocatori che sputeranno l’anima per poterci battere e tanti tifosi, che incontro spesso, sono convinti di poterci dare filo da torcere. Sarà una partita in cui dare il massimo".
Con gli ultimi rinforzi il Forlì può veramente puntare a vincere il campionato?
"Penso che potremo dire senz’altro la nostra. Abbiamo messo alcuni tasselli importanti come Drudi e come Ballardini, che ha bisogno di riprendere il ritmo ma che sarà importante. Il valore aggiunto, poi, è senz’altro il ritorno di Bonandi. Se non avesse saltato tredici partite di fila probabilmente ora saremmo incollati al Ravenna".
E’ la squadra di Gadda quella da battere?
"Il Ravenna è senz’altro un’ottima squadra. Ma al Morgagni poteva perdere. Ora ci temono e noi faremo di tutto per metterli in difficoltà".
E le altre?
"Il Carpi è un’ottima squadra che, però, lascia molti punti nei match in trasferta. Il Corticella, come pensavo dall’inizio del campionato, è allenato molto bene e sono sicuro che lotterà sino alla fine del campionato per i primi posti, mentre il San Marino, anche se lo abbiamo battuto a domicilio, se ha tanti punti un motivo ci sarà".
Molti tifosi si sono chiesti il motivo della mancata conferma di Paolo Rrapaj, andato fra l’altro a rinforzare il Ravenna.
"Voglio essere onesto. Penso che formando una squadra completamente nuova qualche errore si possa commettere. Non confermarlo è stato uno sbaglio".
Come si trova con la società?
"Il presidente Cappelli è un entusiasta e, assieme agli altri dirigenti, ci mette tanta passione, quindi mi trovo molto bene. Penso che sia un grande merito assumersi la responsabilità di caricarsi sulle spalle una società come il Forlì".
Nei giorni della partenza col piede sbagliato ci sono stati dei problemi?
"Anche in questo voglio essere sincero sino in fondo. Dopo lo 0-3 subìto proprio con la Sammaurese, sono andato dal presidente con le chiavi dell’ufficio e gli ho presentato le mie dimissioni. Cappelli non ci ha pensato neanche un minuto e mi ha detto di non scherzare".
Che differenza ha trovato tra fare calcio a San Mauro e a Forlì?
"A Forlì è chiaro che le cose, da un certo punto di vista, sono più facili per una disponibilità di budget superiore. Però qua la pressione e le aspettative sono diverse e quando si perde la notte è difficile dormire".
Riavvolgendo il nastro, l’esonero di Martini è stata una sconfitta personale?
"Senza dubbio è stata una scelta molto dolorosa. Io ci ho messo la faccia e penso che nello sport, come nella vita, questo sia un fattore importante in decisioni così".
Ai tifosi forlivesi cosa si sente di promettere?
"All’inizio del campionato siamo partiti con l’obiettivo di centrare la zona playoff. A metà campionato ci troviamo in una posizione probabilmente superiore alle aspettative: non provarci sarebbe veramente una follia".
Cosa chiede ai tifosi biancorossi?
"Vorrei che il nostro pubblico apprezzasse lo spirito che il nostro gruppo mette in campo tutte le domeniche e anche in tutti gli allenamenti. Le diverse vittorie, spesso in rimonta, che abbiamo centrato ne sono la testimonianza più evidente. Al termine di ogni partita hanno sempre dato tutto e in un campionato così equilibrato questo può fare la differenza".
Un pronostico per domenica?
"È inutile fare pronostici. Non nascondo che ogni domenica il primo risultato che mi interessa, finita la nostra partita, è quello della Sammaurese: il passato non si cancella. Ma domenica ovviamente voglio solamente vincere".
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