Forlì, altro gol pesante di Petrelli: "Col Tau era davvero importante"

Il centravanti ha vinto domenica il duello con Motti, cannoniere del girone: "Potevamo fare altre reti"

di MARCO LOMBARDI
4 febbraio 2025
Elia Petrelli 23 anni, cesenate ex Juventus Next Gen: suo il gol dell’1-0, di testa al 12’, domenica nello scontro al vertice con il Tau Altopascio (Callegari)

Elia Petrelli 23 anni, cesenate ex Juventus Next Gen: suo il gol dell’1-0, di testa al 12’, domenica nello scontro al vertice con il Tau Altopascio (Callegari)

Motti chi? Elia Petrelli usa la testa e il Forlì mantiene la vetta, a braccetto col Ravenna. Il 23enne centravanti cesenate incorna il Tau nel big match del ‘Morgagni’, sale a quota 9 reti in campionato e si aggiudica il duello a distanza con il temutissimo leader dalla fulva chioma della classifica marcatori, bomber dell’Altopascio.

"È stata una partita veramente impegnativa. Loro hanno avuto pochissime occasioni, praticamente solo nel finale, ma con l’1-0 non si può mai stare tranquilli... Tuttavia, pur soffrendo, siamo riusciti a condurre in porto la vittoria. E adesso ce la godiamo. Questi sono tre punti importantissimi, che danno continuità al nostro percorso", scandisce raggiante Petrelli. Che aggiunge: "Il risultato è pienamente meritato perché giunto a coronamento di una bella prestazione. Certo, quando a sfidarsi sono due squadre appaiate in classifica le partite possono essere un po’ più bloccate piuttosto che aperte... Ma questo è irrilevante. L’importante era vincere, e ci siamo riusciti".

A chi osserva che il Forlì avrebbe potuto anche arrotondare il punteggio, il bomber biancorosso risponde: "Il Tau è partito meglio di noi, prendendo possesso del campo, però al di là del gol giustamente annullato – essendo stato commesso un fallo, a mio avviso, clamoroso –, non abbiamo rischiato più nulla nel primo tempo. Passati i 10’ iniziali, non c’è stata storia per un bel pezzo della partita; salvo appunto nel finale quando Martelli ha compiuto due grandi interventi. Noi, di contro, abbiamo costruito almeno 3 o 4 nitide occasioni da rete e, sì, potevamo segnare qualche altro gol".

Quanto all’episodio del presunto rigore, reclamato ma non concesso, che l’ha visto protagonista, Petrelli tuona: "Era fallo tutta la vita: mi aspettavo che l’arbitro fischiasse... Magari il Tau si aspettava altrettanto alla fine del primo tempo, ma quello non era rigore". Poi sminuisce l’importanza del duello a distanza vinto contro Matteo Motti, capocannoniere dei toscani e del campionato con 15 gol: "Al di là della soddisfazione personale, che lascia il tempo che trova, conta il risultato della squadra: è quello che ti dà lo slancio per costruire qualcosa d’importante".

Nessun dubbio su chi sarà la vera rivale del Galletto in chiave promozione: "Il Ravenna. Perché è una compagine solida e compatta, che raramente lascia punti per strada. Magari vince di misura, ma alla fine, di riffa o di raffa, la porta sempre a casa. Mentre il Tau è un’ottima squadra, ne abbiamo avuto la conferma, che sta disputando un grande campionato. Ma se proprio devo sbilanciarmi – chiosa Petrelli – dico Ravenna: è la formazione più pronta, quella che mi fa più paura".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su