Forlì, ascolta il doppio ex Spinosa : "Il Ravenna? Robusto e convinto"

Il centrocampista, ora al Guidonia e autore di un gran gol, ha perso mercoledì la finale di Coppa coi giallorossi

di FRANCO PARDOLESI
14 marzo 2025
Il centrocampista, ora al Guidonia e autore di un gran gol, ha perso mercoledì la finale di Coppa coi giallorossi

Il centrocampista, ora al Guidonia e autore di un gran gol, ha perso mercoledì la finale di Coppa coi giallorossi

Un doppio ex coi fiocchi in vista di Forlì-Ravenna. Marco Spinosa, classe ’91, ha giocato, due campionati col Forlì tra serie D e C, con 44 gare e due gol tra il 2015 e il 2017, e altrettanti al Ravenna, in D, con 58 presenze e cinque gol (2021/23). Mercoledì il talentuoso centrocampista, nato a Formia, ha giocato col suo Guidonia la finale di Coppa Italia di serie D persa proprio coi giallorossi ai rigori, dopo il 2-2 del 90’, segnando la magnifica rete dell’1-1 con un tiro ad effetto dal limite.

Spinosa, com’è andata la finale? "Abbiamo giocato un’ottima gara. Purtroppo subendo nel finale il 2-2 su corner, poi la lotteria dei rigori...".

Come ha visto il Ravenna? "E’ una squadra robusta e concreta, forte sulle seconde palle, convinta delle sue possibilità".

Quali gli elementi di spicco dei giallorossi? "Direi gli attaccanti Manuzzi e Lo Bosco, sempre pericolosi".

Un giudizio sul Forlì? "Sta disputando una stagione coi fiocchi, con un gioco sicuramente brillante e redditizio come dimostrano i risultati".

Per chi farà il tifo? "Sinceramente non ho preferenze. Mi sono trovato bene con le due società. Auguro ai tifosi di assistere a una bella partita".

Ma in quale società si è trovato meglio? "Nei miei campionati in Romagna, compresi i due tornei giocati col Rimini, mi sono trovato sempre a mio agio. Una terra generosa nella quale torno sempre con piacere".

Quali giocatori delle due squadre con cui ha giocato ricorda con più simpatia? "Nel Forlì sicuramente Davide Macrì, che quest’anno sta dimostrando le sue qualità. Nel Ravenna sono rimasto legato a D’Orsi e a Rrapaj, ottimo giocatore, un ragazzo per bene".

Quale la differenza tra il pubblico del Morgagni e quello del Benelli? "Sono due ambienti diversi. Il Ravenna può contare su una tifoseria più numerosa e calorosa. Più distaccata quella forlivese, che ha bisogno dei risultati per trovare l’entusiasmo".

Un rimpianto sui suoi anni con le due squadre? "Mi sarebbe piaciuto giocare una sfida così, o da una parte a dall’altra, col pubblico delle grandi occasioni".

Conosce il mister del Forlì? "No, ma da quello che ho capito, seguendo le vicende del campionato, direi che Miramari è stato molto bravo a dare al Forlì un’identità ben precisa, con un gioco redditizio anche in chiave offensiva".

E il mister del Ravenna? "Marco Marchionni aveva un compito non semplice. A mio avviso il suo è stato un capolavoro, ottenendo risultati eccezionali, senza subire sconfitte e mettendo subito la squadra in carreggiata".

Nel derby il Forlì scenderà in campo due punti sopra agli avversari: è un vantaggio? "Senz’altro affrontare la partita chiave dalla prima posizione consentirà al Forlì di poter contare anche sul pareggio, sebbene penso che l’allenatore non vorrà speculare su questo. Il Ravenna dovrà puntare al risultato pieno, ma non credo che si butterà all’arrembaggio".

Domenica 23 il suo Guidonia, secondo nel girone G a due lunghezze dalla capolista Gelbison, riceverà il Sassari. Che risultato si aspetta di leggere sul match del Morgagni quando entrerà negli spogliatoi? "Gare così non hanno pronostico. Se dovessi giocare la schedina metterei una bella X". Parola di ex. Doppio ex.

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