Forlì: Club condannano razzismo e violenza dopo partita col Tuttocuoio
I Club Alberto Calderoni e Rabbiosi Forlì condannano i cori razzisti e chiedono rispetto e inclusione nello sport.

Pallone
"In merito ai gravi episodi verificatisi durante l’ultima partita casalinga, i Club Alberto Calderoni e il Club Rabbiosi Forlì intendono esprimere con fermezza la loro totale condanna verso ogni forma di razzismo, violenza e discriminazione". Inizia così una nota emessa ieri sera dalle due realtà del tifo organizzato dopo i disdicevoli fatti nella partita vinta 3-1 col Tuttocuoio, che hanno portato ai danni del Forlì all’ammenda di 2.200 euro e alla chiusura di un settore della tribuna nella prossima partita interna con la Pistoiese.
"I cori rivolti a un assistente di gara – specificano i due club – non rappresentano in alcun modo la tifoseria biancorossa: si tratta di gesti isolati e inqualificabili, compiuti da soggetti facinorosi che non fanno parte della comunità storica dei tifosi del Forlì. Chi ama davvero questi colori lo dimostra da sempre con passione, rispetto e responsabilità. La vera tifoseria biancorossa è fatta di persone che si impegnano nel sociale organizzando pranzi di beneficenza, raccolte fondi, iniziative solidali e collaborazioni con associazioni del territorio".
Il Club Alberto Calderoni e il Club Rabbiosi Forlì chiedono quindi di "non confondere l’intera tifoseria con chi, con il proprio comportamento, danneggia l’immagine del club, della città e di chi segue il Forlì con il cuore e con l’orgoglio di appartenere a una storia sportiva fatta di valori, inclusione e rispetto" e chiedono anche di non essere associati ai fatti di domenica.
"Invitiamo inoltre tutti i tifosi veri – conclude la nota – a prendere posizione contro ogni gesto discriminatorio, affinché lo stadio rimanga un luogo di passione sportiva, condivisione e rispetto reciproco".
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