Forlì, col Tau vale davvero doppio: "Forze pari, ma sappiamo cosa fare"
Scontro al vertice al Morgagni (14.30), mister Miramari carica i suoi: "L’importanza del match ci è chiara" .

La grinta di Saporetti, oggi al rientro in difesa da squalifica (foto Callegari)
Fuori i secondi. È il giorno di Forlì-Tau, sfida verità tra pesi massimi: in palio c’è una fetta di serie C. Al ‘Tullo Morgagni’ – ‘gong’ alle 14.30 – l’attesa è febbrile e l’entusiasmo quello delle grandi occasioni (il pubblico non ancora). Novanta minuti (e oltre) da vivere tutti d’un fiato, con un occhio qua e un orecchio a Sasso Marconi, dove farà tappa il Ravenna.
Patti chiari e niente calcoli, Galletto: servono 3 punti per alimentare i sogni di gloria e dare una robusta spallata alla classifica. "La posta in palio è alta, ma siamo sereni e consapevoli delle nostre forze", attacca Alessandro Miramari. Che ribadisce "l’importanza della partita" e invita alla prudenza: "Sappiamo perfettamente che, avendo il Tau i nostri stessi punti, le forze in campo sono equivalenti".
Poi torna sulla gara di Altopascio, persa 2-1, e si rammarica: "All’andata meritavamo di vincere, ora la classifica sarebbe diversa". I toscani di mister Venturi – già meteora biancorossa nella stagione 2005-06, annus horribilis concluso con la sparizione del Forlì dal calcio che conta – hanno le stimmate di squadra potente e corazzata (42 reti all’attivo, appena 14 al passivo) e vantano discendenze cavalleresche: i Cavalieri del Tau furono un antico ordine religioso, che da Altopascio si diffuse in Europa, i cui membri indossavano un mantello con incisa una croce a forma di punteruolo simile alla lettera tau (T) greca.
Matteo Motti, leader incontrastato della classifica marcatori con 15 gol e attenzionatissimo dal calcio che conta, è il pericolo pubblico numero uno. L’impavido Miramari però ostenta sicurezza: "È l’uomo del momento, per il campionato che sta disputando e merita i complimenti. Tuttavia non credo che i nostri attaccanti siano inferiori... Questo è un campionato in cui tante squadre, davanti, propongono grandi giocatori. Detto ciò, sappiamo che sarà difficile ma non abbiamo particolare paura di Motti". Che partita sarà? "Sicuramente non aperta – scandisce il vate bolognese –, contro una squadra avvezza a concedere poco e giocare sulle ripartenze. Il Tau fa dei duelli e dell’intensità di gioco le proprie prerogative, poi cerca di verticalizzare in maniera violenta per trovarti scoperto".
Capitolo fromazione: Miramari ritrova Saporetti che, scontato il turno di squalifica, riprenderà le redini del reparto arretrato e ha tutti gli assi a disposizione ("la squadra sta bene"); out solo il baby Toschi, il cui campionato è già finito: "Ha rimediato una lesione al menisco-laterale, quindi dovrà sottoporsi a intervento chirurgico". La sensazione è che si vada verso la conferma per 10/11 della squadra corsara a Corticella, declinata al canonico 4-3-3. Al ‘Morgagni’ fischierà Marco Menozzi della sezione di Treviso, coadiuvato dagli assistenti Paolo Roselli di Avellino e Salvatore Barbanera di Palermo.
Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Sbardella, Saporetti, Graziani; Campagna, Menarini, Gaiola; Macrì, Petrelli, Farinelli.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su